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Randagismo, l’ex sindaco Angelo Biondi propone della possibili soluzioni.

La barbara strage di cani, avvenuta nel vicino comune di Sciacca, ha riportato alla ribalta il grave fenomeno del randagismo. In attesa che gli appelli, da più parte lanciati, sortiscano effetti concreti per impedire il ripetersi di gesti tanto crudeli ed efferati, mi permetto di suggerire un possibile percorso, utile a dare una  immediata risposta al problema.

Fermo restando che la soluzione ottimale resta quella di realizzare idonei ed attrezzati spazi di sosta ed accoglienza, per i cani senza un padrone, abbandonati al loro destino (per cui necessitano cospicue risorse finanziarie, in atto difficili da reperire). Ritengo che, fin da subito, si possa procedere, a cura delle amministrazioni comunali, ad organizzare (con l’ausilio di volontari, parecchi dei quali già si adoperano in autonomia), un regolare servizio di fornitura di cibo e acqua in prossimità dei luoghi dove abitualmente stazionano i branchi di randagi (il cibo si potrebbe reperire dagli scarti delle attività di ristorazione ed affini. Basterebbe dotare questi esercizi di specifici recipienti). Non occorrono grosse cifre, sarebbe sufficiente realizzare alcuni idonei e capienti contenitori, per cibo e acqua, da posizionare nei luoghi ritenuti adatti allo scopo, lontano dal ciglio di strade e da zone di comune transito pedonale. Vicini ai quali si potrebbero costruire, anche, dei piccoli rifugi di fortuna per consentire, ai randagi, un riparo da pioggia e freddo. Per alcuni cani, particolarmente mansueti (tipo “Mucca”, a Licata), che fanno ormai parte della vita urbana, si potrebbe pensare di adottarli come cani comunali, dotandoli di apposito collare e medaglietta distintiva. Mentre per i cani segnalati, come particolarmente aggressivi, va programmata la cattura e il ricovero nel canile comunale per il tempo necessario alla socializzazione con l’essere umano. Nello stesso tempo, va ripristinato un efficace servizio di anagrafe canina, con microcippatura e sterilizzazione dei randagi, accompagnata da periodiche campagne di sensibilizzazione contro gli abbandoni e per incentivare le adozioni.

Sarebbe un bella risposta al problema, un percorso di civiltà, nel rispetto degli animali e della sicurezza dei cittadini. Un appello ed un invito all’indirizzo del Commissario straordinario del nostro Comune, on. Maria Grazia Brandara, magari, Licata, potrebbe essere, questa volta, attenzionata dai media nazionali per una bella iniziativa di civile e solidale.

Angelo Biondi