U Quarteri da Marina segna il ritorno in libreria e nell’universo narrativo dello scrittore licatese Vincenzo Bonelli, seguendo le tracce lasciate da Comu vena, si conta! – suo romanzo d’esordio – in un intreccio di misteri, passioni e riscatto, sospeso tra Milano, Licata, la Corsica e un’isola remota della Grecia, Koufonissi.

Un romanzo intenso, corale, che racconta la forza della rinascita, il peso delle scelte e il desiderio, mai sopito, di tornare a casa.

Ma facciamo un passo indietro: Licata, aprile/maggio 1949…

In Comu vena, si cunta!, in un’Italia ancora ferita dal conflitto, i contadini siciliani si ribellano contro il potere feudale e i soprusi dei latifondisti, spinti dalle nuove leggi che promettono la redistribuzione delle terre incolte (Decreti Gullo).

In questo clima di tensione sociale, nelle campagne licatesi, dopo la morte di un contadino e di due boss mafiosi, durante la festa del santo patrono, Sant’Angelo martire, il sindacalista Angelo Antona viene assassinato per mano di due giovani assoldati dal boss locale, Totò Bonfissuto.

L’omicidio scatena una caccia all’uomo. I due fuggitivi, Peppe Costa (detto “u niuro”) e Rosario Galluzzo (detto “u curtu”), si affidano all’amico Mimmo, un giovane pescatore dal cuore buono, che li aiuta a scappare via mare. Quel gesto gli cambierà per sempre la vita: Mimmo è costretto a lasciare  Licata e i sogni di costruire una famiglia con la sua Carmelina, fuggendo verso Milano su un treno carico di speranze e rimpianti.

Nel nuovo romanzo U quarteri da marina ritroviamo i protagonisti del primo romanzo, oltre a nuovi personaggi che renderanno ancora più avvincente la storia.

Il 30 dicembre 1949 Luciano Magliarisi, restauratore siciliano del Museo di Brera, scompare misteriosamente da Milano, lasciando incompiuti i lavori per l’inaugurazione prevista il 9 giugno 1950. La direttrice Fernanda Wittgens, figura centrale della rinascita culturale italiana, è sconvolta: Magliarisi aveva il compito segreto di preparare l’esposizione di un capolavoro di Canaletto creduto perduto, Veduta del bacino del Canal Grande verso la Punta della Dogana, ritrovato nascosto nella biblioteca del museo dopo il saccheggio nazista.

Alla sua presentazione, il mecenate milanese Guido Zini riconosce nel dipinto una copia identica a quella che possiede, acquistata tempo prima da un misterioso collezionista introdottogli proprio da Luciano Marsigli.

Deciso a scoprire la verità, si allea con Filippo Antona, giovane siciliano appena uscito dal carcere di San Vittore a Milano grazie all’indulto di Einaudi e figlio di un ex dirigente sindacale di Licata assassinato l’anno precedente.

Con l’aiuto anche del boss Totò Bonfissuto inizia una caccia all’uomo in un susseguirsi di colpi di scena.

Intanto, nella Licata assolata e silenziosa, un forestiero arriva nel quartiere popolare della Marina. “U carusi” – i ragazzi protagonisti del primo romanzo e amici di Mimmo – lo accolgono con diffidenza, ma ben presto con il forestiero nasce un legame profondo che cambierà le loro vite e li aiuterà a ritrovare dignità, lavoro e appartenenza. Per la prima volta, quei ragazzi si sentono parte di una famiglia.

E Luciano Magliarisi? Nascosto a Koufunissi, in Grecia, accanto alla sua Carmelina, vive tra il rimorso e la speranza di un riscatto. Lì, incontra Kyrgios e la giovane Rosslyn e poco alla volta scopre un segreto legato al naufragio di una nave nel febbraio del 1941 e che potrebbe riscrivere il suo destino, dandogli la possibilità, forse, di ritornare un giorno nella sua amata Sicilia.

Dopo Licata, Vincenzo Bonelli presenterà il suo ultimo romanzo a Catania sabato 14 giugno alle ore 18 da CataniaLibri in via Etnea 325.