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Quando riaprirà il Punto nascite dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso? Se prima la domanda poteva essere vincolata alla conclusione dei lavori di adeguamento imposti dal Ministero al momento della concessione della deroga alla chiusura, oggi lo scenario è ribaltato. La commissione collaudi incaricata dall’assessorato regionale ha infatti dato il via libera all’apertura dell’unità operativa per quanto concerne gli aspetti strutturali. In parole povere, la ristrutturazione e l’adeguamento del reparto rispetta gli standard richiesti. Anzi, oggi il Punto nascite del San Giacomo d’Altopasso è uno dei fiori all’occhiello della Provincia di Agrigento a livello di Ostetricia. E allora perché continua a rimanere chiuso? La palla è passata da un paio di settimane (dalla fine dei lavori) tra i piedi della Direzione aziendale dell’Asp di Agrigento. Il reparto diretto dal dottore Marcello Pira non è stato ancora riaperto poiché mancano una parte degli arredi e soprattutto i medici. Attualmente, in organico sono presenti tre unità che non bastano a garantire la turnazione necessaria. Servirebbero infatti sei medici (cinque più uno) così da poter coprire anche la guardia attiva h24, fattore indispensabile per arrivare alla riapertura del reparto. Da fonti interne all’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento abbiamo appreso che alcuni ginecologi avrebbero già fornito la propria disponibilità per venire a lavorare al San Giacomo d’Altopasso rimpolpando così l’organico attuale. E’ evidente come le procedure di mobilità sono di competenza dell’azienda ed è pertanto l’Asp a dover accorciare i tempi nominando il personale necessario. Discorso differente invece per il personale infermieristico in servizio nell’unità operativa diretta dal dottore Marcello Pira. Gli infermieri sarebbero infatti in numero adeguato rispetto ai turni da sostenere. L’altro aspetto – come detto – è quello legato alla fornitura degli arredamenti medici con cui attrezzare il reparto. Una parte è già presente, un’altra consistente fornitura non è invece ancora arrivata. Ad attendere con ansia che il reparto venga nuovamente messo in funzione sono le tante gestanti licatesi giunte ormai a poco tempo dal parto. Da parte loro – ne abbiamo incontrate alcune proprio ieri in ospedale – c’è la speranza che il Punto nascite venga riaperto a stretto giro di posta così da evitare il viaggio in direzione degli ospedali di Canicattì, Agrigento o Gela per dare alla luce i propri figli. Tra nove giorni si completeranno i due anni di chiusura del reparto. Interdizione ai parti programmati disposta dal Ministero della Sanità (Licata non raggiungeva infatti le 500 nascite) con la prescrizione di adeguare l’unità operativa ad una serie di standard che sono stati raggiunti con l’intervento di ristrutturazione e adeguamento disposto dall’Azienda sanitaria provinciale. Ora che il reparto è stato messo a nuovo è ora però di aprirlo, evitando ulteriori temporeggiamenti che vanno a discapito dell’utenza, non solo di quella licatese ma anche di Palma di Montechiaro, Riesi e Mazzarino che si rivolgono alla struttura sanitaria di contrada Cannavecchia per l’assistenza medica.

Articolo pubblicato sul giornale La Sicilia