Ci si accontentava di poco allora, di un derby su terra battuta i cui protagonisti erano i licatesi Incorvaia, Gueli, Grillo, Amato e i palmesi Marino e Scalpello. Partite che lasciavano il segno. In campo e in tribuna. Dove i tifosi arrivavano spesso alle mani e allo scontro fisico di massa.
Rivalità mai sopita tra le due squadre e le due città vicine, e ancora viva oggi tra i gialloblù del presidente Bruno Vecchio e la nuova Polisportiva palmese, erede della vecchia Gattopardo. Prima di questo derby, un’altra partita molto sentita dalle rispettive tifoserie era Licata-Empedoclina, negli anni Sessanta. Anche questa una partita di scontri furiosi in campo e fuori, durante e dopo l’incontro.
Il Dino Liotta era sempre pieno e il tifo caloroso. Erano gli anni in cui, soprattutto quelli degli incontri con l’Empedoclina, si cominciava ad andare allo stadio con la radiolina per seguire la serie A e dare una prima occhiata alla schedina.
Di tempo ne è passato. Il calcio è cambiato. Ma certe partite, come quella di domani (andata di Coppa Italia) con la Gattopardo – è ancora con il vecchio nome che vogliamo chiamare la squadra di Palma – riaccendono ricordi ed emozioni.
(g.c.)