L’assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, ha lasciato intravedere qualche spiraglio di luce per la concessione di una proroga dei termini di chiusura del punto nascite dell’ospedale di Licata. La positiva notizia è venuta fuori ieri pomeriggio nel corso del vertice tenutosi presso la sede dell’Assessorato Regionale alla Salute, al quale, in rappresentanza del Comune di Licata hanno preso parte il Comissario Strardinario, Maria Grazia Brandara, e cinque dei sette componenti la commissione consiliare sanità: il presidente Angelo Bonfissuto ed i componenti consiglieri comunali Giacomo Burgio, Vincenzo Callea, Violetta Callea e Giuseppe Scozzari. In rappresentanza del governo regionale, ai lavori ha partecipato anche il Vice Presidente Mariella Lo Bello. Al vertice, hanno pure preso parte il direttore generale dell’assessorato alla salute, Chiaro e l’arch. Calamia componente del Gabinetto dell’assessore. Data l’importanza dell’argomento da trattare, indispensabile è stata pure la presenza del direttore generale dell’Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra e del direttore sanitario Lo Bosco. Nell’aprire i lavori, il Commissario Straordinario dopo aver ringraziato l’assessore Borsellino per la disponibilità data nell’accogliere la richiesta di incontro avanzata dal Comune di Licata, ed avere messo in risalto la professionalità e lo spirito di amore e di abnegazione con il quale gli operatori del San Giacomo d’Altopasso operano al servizio dei malati, ha sottolineato che Licata, a seguito dei recenti crolli registrati lungo le principali arterie, e delle pessime condizioni in cui si trovano le strade di collegamento con gli altri centri viciniori, sedi ospedaliere su cui dovrebbero essere smistati i parti, ne ha evidenziato la pericolosità per la gestante e per il nascituro, concetto, purtroppo, dimostrato dalle quattro morti per incidenti stradali registrati in appena 40 giorni tra febbraio e marzo. Intervenendo, i componenti della commissione consiliare hanno evidenziato altre criticità oggettive, e contestato alcuni dati in possesso dell’assessorato, in particolare quello relativo all’incidenza dei parti cesarei, la cui proporzione è del 24% rispetto al 40% indicato dall’assessorato, ma anche sottolineato che oltre l’efficienza del punto nascite di Licata si riscontra dal fatto che da tantissimi anni non si registrano casi mortali e che il trend del numero dei parti, rispetto a cinque anni fa, è sicuramente positivo. Questi ed altri argomenti, sempre oggettivamente riscontrabili, posti in evidenza anche dal direttore generale dell’Asp, Ficarra, hanno indotto l’assessore Borsellino ad incaricare lo stesso Ficarra a predisporre una dettagliata e motivata richiesta di proroga per il mantenimento in vita del punto nascita di Licata, da presentare entro pochi giorni, in modo da poter intervenire ufficialmente prima ancora che il decreto di soppressione entri in vigore. Da ciò le speranze di uno scampato pericolo di chiusura, almeno per l’immediato, e la soddisfazione dei Commissario e dei componenti la commissione consiliare sanità per l’esito dell’incontro.
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