“L’Amministrazione comunale – si legge nella nota diffusa da Palazzo di Città – ritiene prioritaria avanzare la richiesta di una proroga del mantenimento del punto nascite e del rinvio della chiusura “fino a data successiva al 2015, fino a quando non sarà verificato il numero delle nascite, il cui trend registrato nel 2014, è in continua crescita e fa, inevitabilmente , prevedere un ulteriore incremento delle nascite nel medio periodo, rappresentando che, tra l’altro, il numero dei parti cesarei è in diminuzione e che l’eccellente lavoro svolto dal personale sanitario non ha permesso che si verificassero casi di mortalità”, si legge, tra l’altro, testualmente nella richiesta a firma de Capo dell’Amministrazione comunale, che così ancora prosegue: “Non bisogna, inoltre, trascurare il fatto che Licata, per motivi di opportunità, viene scelta dalla partorienti di tutto l’hinterland: Palma di Montechiaro, Campobello di Licata, Ravanusa, Riesi, Niscemi”.
La lettera si conclude con un riconoscimento “alla cittadinanza e a quanti (istituzioni, associazioni, liberi cittadini), nel corso degli anni si sono impegnati per la difesa del punto nascite, rivendicando il diritto a nascere a Licata, e alla salute, in generale”.
Punto nascite, chiesto tavolo tecnico con l’assessore regionale Gucciardi
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