Da Roma arrivano notizie tutt’altro che incoraggianti per quanto concerne il Punto nascita dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso. Rispondendo a un’interrogazione del senatore Pd Burtone in commissione Affari Sociali alla Camera, il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. “Il Ministero della Salute, in data 21 maggio 2015, ha segnalato alla Regione Siciliana che erano state impartite prescrizioni, alla luce dell’ispezione seguita al decesso di una neonata verificatosi nella provincia di Catania il 12 febbraio 2015 e di altri eventi avversi che hanno riguardato il percorso materno infantile e che hanno rivelato diverse criticità più volte evidenziate, tra l’altro, nel contesto delle verifiche del Comitato Lea. Le suddette prescrizioni hanno riguardato la riorganizzazione dei Punti nascita, con particolare riferimento a quelli con volumi di attività inferiori a 500 parti/anno, per i quali la Regione ha presentato, entro i tempi previsti (30 aprile 2015), richiesta di deroga, da sottoporre al vaglio preventivo del Ministero della salute”.
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Nella seconda parte dell’intervento del sottosegretario, le speranze si affievoliscono ulteriormente “Tuttavia, le interlocuzioni avvenute tra Ministero e Assessorato hanno, comunque, portato alla definizione ed alla condivisione della chiusura dei Punti nascita di Mussomeli (CL), Bronte (CT), Lipari (ME), Mistretta (ME), peraltro già chiuso, Petralia Sottana (PA), Santo Stefano di Quisquina (AG), Licata (AG). Per tali Punti nascita, la regione ha dichiarato che sono state attivate (dal 30/06/2015) le procedure finalizzate alla loro chiusura e che le stesse si concluderanno entro il 31/12/2015. Sulla base delle indicazioni fornite non si ravvisa in questo momento la necessità di modifiche su quanto concordato congiuntamente tra il Ministero l’Assessorato per la Salute della Regione. Sarà comunque cura del Ministero mettere in atto ogni azione di monitoraggio e verifica di quanto indicato per assicurare che l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza sia conforme a quanto previsto dall’articolo 32 della Costituzione, con ulteriori accertamenti che si potranno fare insieme alla regione confermando il metodo della collaborazione da parte del Ministero”.
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