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Depuratori in provincia di Agrigento, il parlamentare regionale licatese Carmelo Pullara risponde all’invito del Coordinamento Titano.

La gestione dei depuratori, con annesso il controllo della loro efficienza e gli eventuali risvolti negativi sull’ambiente, è questione che mi sta a cuore, tanto quanto quella relativa agli impianti di compostaggio e raccolta dei rifiuti solidi urbani. Sono tematiche che mi interessano perché coinvolgono l’Ambiente e la salute di noi cittadini. Mi allarma l’incidenza di certe malattie che faccio fatica persino nominare, pertanto, in qualità anche di neo Vice Presidente della Commissione Sanità, non solo intendo far luce, ma anche vigilare su inadempienze che provocano (nostro malgrado) degrado ambientale ma che potrebbero anche essere “concause” dell’insorgere di determinate malattie. Accetto di buon grado l’invito all’azione del Coordinamento Titano, aggiungo però di più. Mi interessa arginare eventuali ammende e multe a vario titolo per inadempienze, ma in questi anni – lo dico a tutti – dobbiamo mirare a risultati a lungo termine che ci assicurino la non contaminazione delle acque (che in un modo o nell’altro ingeriamo) e dell’aria. Vero è che la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva Commissariato la Sicilia con l’ex assessore all’Energia Vania Contraffato per la mancata realizzazione di impianti e progetti di completamento di quelli esistenti. Oggi i ritardi non sono dunque più perdonabili. Dobbiamo metterci a lavoro subito, per cui, anche se non ho deleghe in materia, chiederò a chi di competenza che si attivi per le ispezioni necessarie intanto a far ordine sullo stato dell’arte in cui versano tutti gli impianti della Regione. Per ciò che riguarda il Depuratore di Licata, oggetto di sequestro da parte della Procura della Repubblica, andrò personalmente in Assessorato per capire perché non risulti tra i beneficiari dei fondi di cui alla Delibera Cipe n° 60.

Carmelo Pullara