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Il parlamentare regionale Carmelo Pullara replica all’intervento di Melania D’Orsi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.

“Con la riduzione di indennità ho richiesto semplicemente al Sindaco, alla giunta e ai consiglieri comunali, Presidente in testa, un gesto di responsabilità. Cosa che torno a chiedere con maggiore forza, anche alla luce del fuoco di fila da parte degli stessi conseguitone”.
Inoltre la stesura di progettazione non compete alla regione semmai al comune, perché mi si chiama in causa?”.
È quanto dichiara l’On. Carmelo Pullara rispondendo così alle recenti dichiarazioni del consigliere comunale 5 stelle Melania D’Orsi.
Leggo con stupore -dichiara Pullara- le dichiarazioni della Consigliera Comunale 5 stelle Melania D’Orsi che parla a nome del gruppo locale del medesimo movimento.
Il consigliere riferendosi ai famigerati 30 milioni destinati a Licata ai tempi di Crocetta, chiede, tra gli altri, a me che fine abbiano fatto i progetti ed accenna ad avvenute passerelle.
Volevo precisare alla consigliera che alla regione non compete la stesura di nessuna progettazione semmai al comune e quindi chieda al sindaco Galanti & c., che senso, ribadisco, ha chiedere a me?!
Ed ancora vorrei ricordare alla consigliera che le passerelle non furono fatte né da me né dal Presidente Musumeci ma da altri appartenenti al partito che rappresenta, in data 24 novembre 2019. In quella passerella fu annunciato un protocollo d’intesa tra Anas, Regione e Comune finalizzato a spendere i famigerati 30 milioni. Premettendo che non ero presente alla riunione-annuncio perché non invitato, così come non era presente nessun rappresentante regionale, chiedo io alla consigliera 5 stelle che fine ha fatto la promessa?! Dov’è la copia del protocollo?! Chi doveva fare cosa?!
Io la mia parte se chiamato in causa la farò come ho sempre dimostrato di farla.
Non capisco, pertanto, come mai la D’Orsi si rivolge a me, forse per mistificare la realtà, sport ormai praticato da quasi tutta la politica, e non solo, locale.
Negli ultimi periodi sto assistendo all’impazzimento della politica locale, e non solo, con smanie di protagonismo e risposte al veleno, toccando corde anche sul piano personale, che tentano di spostare l’attenzione dal problema al cortile. Come nel caso in cui ho richiesto un gesto di responsabilità con la riduzione delle indennità, gesto fatto da numerosi amministratori in proprio e senza guerre di religione.
Preciso altresì che non c’è stata nessuna diatriba. Con la riduzione di indennità, che torno a chiedere, ho solo chiesto un gesto di responsabilità a Sindaco, Giunta, consiglieri, con Presidente in testa, poiché trattasi di indennità che si aggiunge e somma a quanto si è guadagnato e continua a guadagnare prima di occupare la poltrona.
Una semplice richiesta di trasparenza e responsabilità ha scatenato il finimondo con aggressioni anche sul personale e ribaltando la richiesta a me.
A quest’ultima -continua Pullara-ho risposto con una operazione trasparenza pubblicando le mie dichiarazioni prima e dopo l’essere deputato, cosa mai fatta ad oggi da nessuno e chiedendo di fare lo stesso. Da lì un silenzio tombale. Orbene cara consigliera -conclude Pullara- sul perché si sia interrotto il progetto la Regione in Comune, sulla base del quale Galanti e’ stato eletto Sindaco, dopo avere sonoramente perso tre anni prima, non deve chiedere a me. Certo, per correttezza, se si è eletti sulla base di un progetto che poi si cambia, decoro e coerenza vorrebbero il ridare la parola agli elettori, diversamente vuol dire che ci si è presi gioco degli stessi elettori, i licatesi, ma ancora più grave è che forse tutto era premeditato. Pertanto le consiglio di riflettere prima di parlare, come dovrebbero fare molti suoi colleghi compresi Sindaco ed Assessori. Di contro però se ha idee ovvero iniziative da portare avanti dove la Regione può intervenire mi ritenga a disposizione a prescindere dalle appartenenze perché prima degli schieramenti siamo licatesi cosa che non è facile a comprendersi per i più.”