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A seguito degli eventi calamitosi che si sono abbattuti in diversi comuni dell’Isola nel mese di novembre, con particolare a riguardo ai comuni dell’agrigentino, il governo Musumeci ha dichiarato lo stato di calamità naturale.
Così come accertato dal dipartimento della protezione civile della presidenza della regione siciliana tra le zone nelle quali si sono abbattute trombe d’aria e forti temporali che hanno provocato allagamenti in aree urbane, frane, esondazioni di corsi d’acqua,crolli di infrastrutture e di alberi e interruzioni nei collegamenti stradali, risultano anche le zone dell’agrigentino: oltre al capoluogo interessati anche i comuni di Cammarata, Licata, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto e Ribera.
Il governo Musumeci ha deciso di dichiarare lo stato di calamità naturale e di avanzare conseguentemente all’ esecutivo centrale le richieste dello stato di emergenza che consentirà ai comuni di ottenere le risorse necessarie e riparare i danni subiti e a mettere in sicurezza i territori.
“È con grande soddisfazione che commento la notizia”sono le parole del deputato regionale l’On. Carmelo Pullara capogruppo popolari e autonomisti all’ ARS. “Ricordo a me stesso che per eventi similari negli anni passati anche questo obiettivo risultava una chimera e lo sanno bene le categorie colpite in particolare gli agricoltori, gli artigiani e commercianti.
Fin dalle prime ore successive all’ ondata di maltempo che nel mese di novembre scorso ha flagellato la città di Licata -dichiara l’On.Pullara- sono stato in stretto contatto con il presidente della Regione Musumeci per sollecitare l’adozione di interventi per Licata. Mi sono attivato seguendo passo passo i sopralluoghi di protezione civile e genio civile per la verifica dei danni e se c’erano le condizioni per chiedere lo stato di calamità naturale.
La stima dei danni è ancora in corso anche perché si attendono le valutazioni definitive da parte delle amministrazioni locali. In questo senso – conclude Pullara- invito i sindaci della provincia interessati dal provvedimento ad attivarsi e in particolar modo invito ancora una volta il sindaco di Licata Galanti e tutta la sua amministrazione comunale ad allinearsi e adeguarsi alle procedure e ad accelerare i tempi per fare la conta dei danni materiali. Non vorremmo trovarci ancora una volta in ritardo perché distratti”.