Il parlamentare regionale di Autonomisti e Popolari Carmelo Pullara prende posizione a qualche giorno di distanza dal blitz antimafia Assedio.
Ringrazio quanti mi sono stati vicini in questi giorni sostenendomi e dimostrandomi amicizia o semplicemente comprensione dalle più alte cariche istituzionali, agli amici di sempre, ai conoscenti e alla gente comune. In merito alla vicenda di cui tanto si è parlato in questi giorni confermo a tutt’oggi di non essere destinatario di alcun atto giudiziario e che sono chiaramente bersaglio di una macchina del fango attivata perché altri hanno citato me, cosa che è all’ordine del giorno per chi è in crescita e per chi (come me) non scalda una sedia, ma opera quotidianamente partecipando attivamente e propositivamente a tutte le sedute di Commissione e ai lavori d’aula, incontrando la gente nel territorio, ossia nei luoghi della provincia che tutti ben conoscete perché immersi nella vita cittadina. Ringrazio anche coloro che hanno “gongolato” e malignamente “ricamato” su articoli e servizi che mi hanno riguardato e che certamente non torneranno a trattare l’argomento per le dovute smentite e precisazioni perché non interesserà più. Ricordo a chi non lo rammentasse che dietro una carriera, dietro i successi e le cadute, dietro gli articoli di stampa e i servizi giornalistici, dietro le fughe in avanti ci sono uomini e famiglie. Aggiungo anche che gli sgambetti e le cadute, talvolta, rendono un gruppo ancora più coeso e più forte di prima. Questo è il mio caso: non cambierò atteggiamento o condotta, ritengo di aver sempre agito con rettitudine e nel rispetto delle istituzioni alle quali da sempre appartengo come professionista e politico e pienamente fiducioso nel lavoro della Magistratura.
Questi fatti mi ricordano quando fui attaccato da Crocetta e dal suo cerchio magico mentre ero Direttore, anche allora reagii con forza all’attacco e sappiamo come è finita a tutte le parti in causa: sappiamo dove sono loro e dove sto io. Queste vicende possono anche fare pensare che non valga la pena fare politica spendendosi per la comunità perché si mette a rischio tutto ciò che faticosamente si è costruito – compresa la propria immagine.
Ma la politica non può essere lasciata ai mediocri e così sarebbe se ad ogni sgambetto non ci rialzassimo per lottare ancora con la forza delle nostre idee. Permane in me un grande dubbio, avvalorato ieri dalla decisione del GIP e dalla motivazione enunciata (che ribadisco non mi riguarda direttamente perché non interessato)… ma questa è un’altra pagina di questa strana vicenda sulla quale avrò modo di esprimermi.
Carmelo Pullara