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L’avvio della pulizia della città è giudicata tardiva dalla sezione cittadina della Lega Salvini Premier.

Qualcosa non ci torna. L’otto Luglio si annuncia trionfalmente (con tanto di video-intervista social) l’avvio del servizio di bonifica della città e delle spiagge libere. L’otto Luglio, a metà della stagione estiva! E ci viene comunicato che in dieci giorni/due settimane le operazioni di pulizia saranno concluse. Facendo due rapidi calcoli per ripulire tutto il territorio si arriverà a fine Luglio. Una tempistica a dir poco bizzarra visto che l’estate a quel punto sarà entrata nella sua parte finale. L’estate, la stagione che sulla carta dovrebbe essere la più “attiva” per un territorio che vuole darsi una vocazione turistica. All’occhio ci salta purtroppo subito una programmazione dei servizi ambientali raffazzonata e che lascia particolarmente a desiderare e da cui si sono generate e continuano a generarsi lamentele praticamente da ogni quartiere sia centrale che periferico.

La città è stata per mesi in una condizione di abbandono con il territorio mortificato anche nei punti più suggestivi e di maggior impatto turistico (pensiamo ai cumuli rimasti a bordo marciapiede per mesi a Mollarella e Nicolizia o al banco di sabbia che ha coperto metà dello spiazzo esterno a Marianello). Per non parlare delle disastrate condizioni viarie della stessa Nicolizia e della Poliscia per le cui strade di accesso al mare servirebbe un’amministrazione in grado di reclamare interventi di ripristino urgenti e risolutivi con le Autorità di riferimento. Ecco perchè di fronte all’ordinaria amministrazione non ci sembra il caso di attendersi ringraziamenti o gratificazioni.

Ai cittadini viene giustamente chiesto di non sporcare ma crediamo che alla base ci sia – oltre al senso civico della popolazione – la necessità di garantire quei servizi minimi essenziali che, lo ripetiamo, a Licata hanno preso il via l’otto Luglio facendoli quasi passare per una conquista straordinaria. Crediamo che servano meno slogan e più concretezza.