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Annullamento processioni religiose, l’avvocato Gaetano Cardella dice la sua al nostro portale.

Dopo un lungo periodo di stop dovuto alla pandemia, tornano finalmente le processioni e le feste religiose in Sicilia così come nella nostra bella Italia. La decisione della conferenza episcopale segnava così una strada di ritorno alla serenità che si attendeva da molto tempo. 

Purtroppo alla prima occasione di ritorno alla normalità, nonostante le molte regole da rispettare, i  riti della Settimana Santa a Licata (festa dell’immacolata e venerdi santo), sono saltati, dopo riunioni e incontri improduttivi tra l’amministrazione comunale e le confraternite religiose nelle persone dei loro rappresentanti, che hanno decisi di scegliere la soluzione piu’  drastica e irrazionale:  ANNULLARE LE FESTE RELIGIOSE dell’Immacolata e del Venerdì Santo penalizzando così la città e il popolo di Dio  che dopo tante sofferenze e limitazioni per il covid , oggi sono costretti a subire l’ennesima umiliazione.

Da parte delle confraternite occorreva innanzi tutto stabilire,  con la super visione della curia Arcivescovile di Agrigento, di rispettare alcune linee guida  e cioè:

1 – creare delle squadre di volontari da scegliere tra gli appartenenti alle stesse confraternite per invitare i cittadini che partecipavano ai riti religiosi di rispettare le distanze e non creare assembramenti;

2 –  Stipulare una polizza assicurativa per preservare da eventuali responsabilità i legali responsabili delle confraternite nel caso di incidenti e infortuni causati da terzi nel corso dei riti religiosi magari per imprudenza o caso fortuito.

Piccoli accorgimenti a cui nessuno ha pensato?  forse per la paura di essere chiamati ad eventuali responsabilità per potenziali contagi o altro ? Ma allora è meglio che questi signori lasciano ad altri la gestione delle loro associazioni religiose.

Dobbiamo per caso applicare anche per i prossimi anni e per il futuro  il principio della paura e cioè di restare a casa quando è lo stesso governo nazionale che ci ha comunicato  la fine del periodo di restrizioni (scaduto il 31 marzo 2022)?

L’amministrazione comunale e le confraternite, magari consigliati dai loro legali,  invece di adottare questa sbarazzina soluzione, potevano uniformarsi a quanto ci dice la Suprema Corte di Cassazione e cioè:  In tema di responsabilità civile l’accertamento della responsabilità deve essere condotta secondo gli indirizzi giurisprudenziali dove  l’accertamento della responsabilità deve essere condotto ai principi  della ricorrenza  del caso fortuito o  del mero accertamento di una condotta colposa del soggetto che subisce un danno.

Ormai non c’è piu’ tempo per le processioni dicono in tanti: per fortuna c’è sempre il tempo di rispettare  la nostra fede con la partecipazione ai riti religiosi che si svolgeranno presso le ns. parrocchie.

È vivo desiderio  ridare vita a questi momenti religiosi e sociali così importanti per il cammino delle nostre comunità ecclesiali, sapendo tener sempre insieme i percorsi di catechesi, i momenti celebrativi e le scelte di carità.

Avvocato Gaetano Cardella