Pubblicità

“L’unica cosa certa che in questa città se a Galanti, oggi sindaco di Licata, ed alla sua giunta non gli urli e non toccano con mano il dissenso verso le loro persone e alle loro azioni non si arriverebbe mai a nulla. Peccato che si perdono sempre occasioni preziose”.

Sono le parole dell’onorevole di Prima l’Italia Carmelo Pullara.

Il caso emblematico – spiega Pullara – è l’autorizzazione alle bancarelle per il Santo Patrono e alla processione religiosa per Sant’Angelo a soli 15 giorni di distanza dalla Pasqua. Cosa sarebbe cambiato se si fossero svolte anche le funzioni della settimana santa con le precessioni?
La cosa che è cambiata è il forte dissenso e le lamentele dei cittadini e delle categorie nonché essere stati per l’ulteriore volta la cenerentola della provincia di Agrigento.
Avevo già annunciato, in segno di protesta per lo stop immotivato delle processioni della Settimana Santa, che non avrei più partecipato a cerimonie accanto a Galanti, oggi sindaco di Licata, e ciò avverrà a partire dalla cerimonia del 25 Aprile così come per quella della processione di Sant’Angelo ed a seguire, che non mancherò di assistere in tutte le sue fasi tra la gente senza prime file tra l’altro accanto a chi ritengo oggi non possa rappresentare la città.
Nella vita – conclude Pullara – ho sempre pensato che bisogna essere prima di apparire”.