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Una riflessione sull’incontro del Carmine per lo svolgimento delle processioni da parte dell’avvocato Giuseppe Glicerio.

Nel corso di una riunione presso la chiesa del Carmine, presenti Sindaco, Clero e Governatori delle varie confraternite e due medici è stato deciso che a Licata, durante la settimana santa, non si svolgerà alcuna processione.
Tutti gli intervistati hanno affermato che il buon senso e la tutela della salute pubblica li ha indotti a ritenere di rinviare il tutto al prossimo anno.
In questi due anni abbiamo sperato di ritornare alla quasi normalità, ad un generale risveglio, alla voglia di vivere e di riprendere le nostre “ consuetudini “, anche i riti della settimana santa.
È vero che abbiamo un elevato numero di positivi, che, peraltro, dovrebbero stare a casa, ma ho tutta l’impressione che si manchi di autorevolezza e di capacità organizzativa.
Nell’ascoltare i vari intervistati mi è sembrato di percepire che anche la processione del Santo Patrono non si farà.
Ho l’impressione che, di là dei dovuti atteggiamenti prudenziali, specialmente dei sanitari, non si è tenuto conto del danno che si continua a fare alla Città, specialmente a quei cittadini che speravano di rivedere la luce, di uscire dalla morsa della paura.
Non è soltanto una questione economica, che certamente ha la sua rilevanza, oppure di “ fede popolare “, ma un insieme che ci deve condurre al risveglio , ad essere dinamici
Non si sta qui a dire perché gli stadi sono pieni, perché le sale dei teatri e dei cinema si riempiono o perché altro però niente processioni a Licata, mentre ad Enna, Caltanissetta, Trapani ecc. si svolgeranno.
Nell’incontro del Carmine forse è emersa la mancata autorevolezza e l’incapacità organizzativa degli eventi, che, peraltro, possono subire delle modifiche .
Ora si apprende che il Sindaco vuole indire un nuovo incontro, certamente è un atto di responsabilità e gli ricordo che i Licatesi sono maturi per partecipare compostamente alle varie liturgie dei riti sacri, cioè alle processioni; è necessario evitare le soppressioni.
Le Confraternite, specialmente quelle della “ misericordia “, possono fare tanto !
Se si ci illude che le autorità sanitarie diano il via allora non si farà niente.
Sindaco, il popolo licatese è maturo e non capirebbe la soppressione, occorre sapersi organizzare e magari rivisitare qualche percorso ovvero inibire qualche tratto del percorso ai fedeli, come da Piano San Girolamo a tutta Via Martinez.
Alla confraternita dell’Addolorata, da “ Madonna di trocculi “, dico di aver più coraggio, si può gestire bene.
Superfluo appellarsi alle altre Confraternite, ma le invito a rifletterci, occorre un maggiore sforzo organizzativo e Voi avete mezzi e capacità per farci “ rivivere “ e traghettarci verso la normalità, con tutta la prudenza possibile.
Un’apertura è salutare, eviterebbe l’oblio e così prepararci a celebrare la festa del Santo Patrono, con la dovuta processione e tal proposito si spera che ogni diatriba tra Amministrazione comunale e Frati carmelitani venga eliminata, onde non compromettere i festeggiamenti esterni.
Grazie a Marcello Giaverini per la sua dichiarata disponibilità.

Avv. Giuseppe Glicerio