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La denuncia sulla proprietà delle reliquie che ha portato al contenzioso tra Comune e Curia non è stata ancora ritirata, ma da Palazzo di Città si sta lavorando per riprendere i festeggiamenti patronali con la consuete processione. Sindaco e amministratori hanno deciso di autotassarsi.

La festa di Sant’Angelo, patrono della città, quest’anno si farà. Ad assicurarlo è l’amministrazione comunale, al lavoro già da alcune settimane per garantire il ritorno di una tradizione sentitissima, purtroppo bloccata dal Covid 19 negli ultimi due anni.

Considerato che, vista la nota situazione deficitaria, il Comune non ha i fondi per allestire la festa, gli amministratori hanno deciso di tassarsi per contribuire all’organizzazione.

Il sindaco Pino Galanti mette a disposizione 1.000 euro, il vice sindaco Antonio Montana ed il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Russotto, 500 euro a testa.

“Si tratta – dicono gli amministratori – di un piccolo gesto, utile a garantire che i licatesi tornino ad avere la possibilità di onorare il proprio patrono in piazza nei primi giorni di maggio”.

Da parte del sindaco Pino Galanti arriva l’appello agli imprenditori a contribuire, come hanno fatto già a Natale, per raggiungere il budget necessario per organizzare tutti gli eventi della Festa di Maggio.

“Sono certo – commenta il primo cittadino – che anche stavolta gli imprenditori accoglieranno il nostro appello. Qui la generosità, come dimostrato nello scorso Natale, non manca. Chi può, se lo ritiene, doni qualcosa per consentirci di organizzare i festeggiamenti. Ne approfitto per ringraziare la Pro Loco di Licata per essersi detta pronta a distribuire i fondi ai fornitori ed alle associazioni coinvolte nell’organizzazione della festa, ciascuno per la quota stabilita”.