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Amnistia è la parola più bella che esiste nel vocabolario, si legge in un noto romanzo di Victor Hugo. Il leader radicale Marco Pannella si batte da sempre per la sua applicazione e per i diritti dei carcerati. Una battaglia difficile in un paese tendenzialmente colpevolista, che vuole condizioni carcerarie sempre più dure e che rifugge da ogni fine rieducativo della pena utile al reinserimento sociale una volta scontata. Per Pannella è iniziato dalla mezzanotte di oggi il sesto giorno dello sciopero della fame e della sete per la concessione dell’amnistia e del diritto di voto ai detenuti. Le sue condizioni di salute sono preoccupanti e per questo è stato ricoverato in ospedale. È visibilmente provato a un’età in cui non può più permettersi queste iniziative di protesta. Il leader radicale ha accettato il ricovero ma ha espresso il deciso rifiuto di sospendere lo sciopero nonostante la gravità delle sue condizioni fisiche.