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La Polizia di Stato nel corso di un’attività preordinata al controllo circa il rispetto della normativa volta al contenimento del contagio da COVID- 19, procedeva a deferire all’A.G. competente, B.M., Cl.73, con pregiudizi penali e di polizia, per l’ipotesi di reato di porto ingiustificato di armi e/o oggetti atti ad offendere.

Il giovane alla guida di ciclomotore non immatricolato e privo di copertura assicurativa, in seguito ad opportuni accertamenti risultava non aver mai conseguito alcun titolo abilitativo. Attesa l’inosservanza di più norme comportamentali previste dal C.d.S., si procedeva nel sanzionare amministrativamente, per un ammontare di oltre € 7.000,00, l’indagato per guida senza patente poiché mai conseguita, per la circolazione di veicolo sprovvisto di copertura assicurativa obbligatoria R.C.A., guida senza casco protettivo e, inoltre, per l’inosservanza delle norme anti-diffusione da Covid-19.

Stante i numerosi precedenti di polizia a carico del soggetto ed in ragione del comportamento sospetto tenuto dallo stesso prima di esser sorpreso dagli operatori (si aggirava nei pressi di Istituti di Credito), ed in ragione dei fatti delittuosi verificatosi negli ultimi mesi a Licata, si procedeva ad effettuare una perquisizione personale estesa anche al veicolo condotto ai sensi dell’art 4 della legge 152/1975 che permetteva di rinvenire all’interno del vano oggetto del ciclomotore un coltello a scatto con manico in legno della lunghezza totale di cm 15.5 di cui lama cm 7, del quale l’uomo non giustificava il relativo possesso.

Per tutto quanto sopra precisato, si procedeva a deferire B.M. alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento per le ipotesi di reato di porto ingiustificato di armi e/o oggetti atti ad offendere. L’arma da taglio veniva sottoposta al vincolo giuridico del sequestro penale.