Scontri Licata-Sancataldese, le note dei Sindacati di Polizia.

“Questi individui hanno messo in atto una strategia di violenza da veri e propri terroristi. Per alcune ore una parte della città di Licata si è trasformata in un vero e proprio campo da battaglia, scenari da guerra, messa ferro e fuoco da balordi travestiti da tifosi dello sport, nel corso del quale i nostri colleghi, con grande professionalità, sono riusciti, malgrado gli attacchi subiti con il lancio di bombe molotov, a respingere e a disperdere i criminali e ristabilendo l’ordine e la sicurezza pubblica”, ha dichiarato il segreterario nazionale del sindacato Mp Antonino Alletto.

“Fatti come questi sono militarmente e preventivamente organizzati, intervenga la magistratura applicando il massimo del rigore per questa tipologia di reati, affinché simili episodi non si possano più ripetere”, ha concluso il sindacalista.

Il Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti esprime il proprio disappunto per i tafferugli ancora in corso tra le opposte “tifoserie” delle rispettive squadra di calcio del Licata e della Sancataldese, infatti gli scontri sono accaduti ancora prima del calco di inizio della partita. Non riusciamo a definire tifosi coloro che adottano la violenza quale criterio basilare della loro vita, ma persone aggressive che devono essere bandite dallo sport e dalla società civile. Ci auguriamo che l’oggetto che ha colpito alla testa il Funzionario della Polizia di Stato  preposto  alla dirigenza del servizio di ordine pubblico allo stadio comunale “Dino Liotta”,  non causi gravi conseguenze di salute. Occorre identificare ed ammonire gli individui che hanno generato disordini e feriti, allontanandoli in modo perpetuo da qualsiasi stadio o centro sportivo agonistico, non può esserci giustificazioni per tali gesti, auspichiamo, che in caso di identificazione degli autori e di un successivo legittimo processo per lesioni volontarie, che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza si costituisca da subito parte civile per il risarcimento dei danni causati agli appartenenti alle forze dell’ordine.  Agli organi interni sportivi, chiediamo la massima serietà e severità  nei confronti dei responsabili, la violenza non può e non deve avere bandiera sportiva.  Ribadiamo la nostra amarezza nei confronti  di chi non ha ben valutato ciò che poteva accadere  e che infatti è accaduto conoscendo i trascorsi. Al funzionario di Polizia rimasto leso, auguriamo una pronta e totale guarigione.