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L’ex assessore Antonio Pira interviene per chiedere all’amministrazione l’aumento delle ore di servizio per gli agenti della Polizia Municipale.

La polizia locale di Licata è un esempio di dedizione e spirito di sacrificio, quasi un corpo estraneo in un comune dove non funziona nulla e spesso non per colpe dei dipendenti. In questi giorni roventi, di una estate in piena emergenza covid, li vedi ovunque, con la loro divisa sudata, sotto il sole, cercando di gestire tutti i servizi a loro assegnati. Chi ha amministrato la città sa cosa pesa sulle spalle del comando di polizia municipale: controllo del territorio, repressione all’abusivismo, controllo della circolazione su tutto il territorio comunale, che, in estate con i 25 km di costa e le spiagge prese d’assalto dai forestieri, quintuplicano il livello di difficoltà gestionale. Tutto ciò è solo a livello esemplificativo e non esaustivo. Il corpo di polizia è formato da 14 operatori, a 18 ore settimanali, una vergogna assoluta nell’indifferenza della politica locale, di un’amministrazione sempre più latitante.
La prima Giunta, quella targata Pullara, aveva intrapreso un percorso di potenziamento, spinto e voluto dallo stesso deputato regionale.
Il sindaco immediatamente dia una dimostrazione di presenza in città e potenzi almeno nell’immediato il corpo di polizia aumentando le ore da 18 a 36.
Un grazie va al Comandante Giovanna Incorvaia, la quale, sono sicuro, conoscendola, saprà sicuramente trovare le giuste motivazioni per sè e per i suoi uomini anche in un momento così delicato e difficile.
Alla politica si chiede un intervento sostanziale e celere

Antonio Pira – ex assessore Polizia Municipale