Il Pd di Licata lancia l’allarme in merito al progetto dell’Eni “Offshore ibleo” che stante alle notizie apparse su la Repubblica di domenica 13/07/2014 in un articolo di Gioacchino Amato e Gerlandine Petrotti dal titolo “Sole, vento e affari la grande partita delle multinazionali nell’ex Texas d’Italia”, prevede la realizzazione di sei nuovi pozzi di produzione e due perforazioni esplorative al largo di Licata, oltre la costruzione di oleodotti collegati ad una nuova piattaforma. Si tratta secondo Greenpeace Italia di un progetto mostruoso carico di rischi ambientali e che non lascia nulla al territorio. Nell’articolo si fa riferimento anche al 31 luglio come termine ultimo per i sindaci dei territori interessati per proporre ricorso al Tar ed impedire che il mega progetto si faccia, viceversa partiranno le autorizzazioni necessarie alla realizzazione. Il Pd di Licata, da sempre sensibile alle battaglie ambientaliste, lancia l’allarme rispetto alla realizzazione di questo progetto ed invita la città a seguire l’evolversi della vicenda e chiede all’amministrazione comunale, per la funzione di rappresentanza della città che esplica, di non essere distratta rispetto a questo tema ma anzi di approfondire la vicenda ed eventualmente proporre ricorso per impedire un’altra devastazione del nostro territorio. Il Pd locale, nel ruolo di opposizione, si intesta questa battaglia e vigilerà e pungolerà affinché venga adottata ogni iniziativa utile a tutelare la nostra costa. Vorremmo ricordare che nel mare prospiciente la nostra costa pende già la spada di Damocle della realizzazione del mega impianto offshore di 38 pali eolici.
Il Segretario cittadino – Massimo Ingiaimo