Pubblicità

Un report è stato condotto dalla Commissione Area Ambiente del Distretto Lions 108 Yb Sicilia, al fine di porre l’accento sulle motivazioni per cui la nostra isola vada esclusa dalla scelta del sito per la realizzazione del deposito nazionale di scorie radioattive e del parco tecnologico. Relatore d’eccezione è il socio licatese del club, l’ing. Rosario Bonvissuto, componente e relatore della Commissione Area Ambiente del Distretto. Dal report si evince che la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee, meglio noto come «CNAPI», prevede 67 aree distribuite in quasi tutte le regioni italiane, individuate dall’ISPRA nel 2014. Quattro aree si trovano in Sicilia: due nei comuni di Trapani e di Calatafimi-Segesta, una nella provincia di Palermo ed una nel comune di Butera. Diversi i punti trattati sulle motivazioni per cui la Sicilia non debba diventare un deposito nazionale delle scorie radioattive. In primo luogo la geo-dinamicità del territorio siciliano, in quanto predisposto a frequenti fenomeni naturali, quali terremoti, vulcani e subsidenza. I centri vulcanici della provincia siciliana sono infatti localizzati in zone con differenti caratteristiche geodinamiche e diversi substrati rocciosi. In secondo luogo, lo stretto di Sicilia è un’area del Mediterraneo geologicamente instabile con presenza diffusa di vulcani marini. In quest’area del Mediterraneo l’affioramento di magma sino alla superficie della litosfera è accompagnato da eruzioni che hanno dato origine a vulcani sottomarini. Un report in cui si esclude, dunque, la scelta del territorio siciliano a deposito nazionale delle scorie radioattive, sia per le attività vulcaniche attive ed in quiescenza, sia per la presenza di diffusi e frequenti fenomeni di fagliazione che, come è noto, rappresenta una rilevante fonte di pericolosità, in particolare nelle numerose aree densamente popolate ed industrializzate. Il territorio siciliano è geodinamicamente attivo e predisposto a frequenti fenomeni naturali, primo fra tutti i terremoti. Sia il territorio emerso che quello sommerso sono caratterizzati dalla presenza diffusa di punti GEOHAZARD, PUNTI AD ALTO RISCHIO SISMICO IN CUI SI SONO VERIFICATI EVENTI SISMICI CON MAGNITUDO SUPERIORI E/O UGUALI A 4.0 della scala Richter e di VULCANESIMO SEDIMENTARIO, rilevati dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia