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Per il nuovo Sindaco – chiunque esso sia – sarà durissima. L’eredità raccolta sarà quella di anni di abbandono del territorio. Dal prossimo 28 e 29 Maggio passeranno le sorti future della città per i prossimi 5 o 10 anni. Ma, nonostante le aspettative generate nella popolazione siano altissime, non bisognerà attendersi l’utilizzo di bacchette magiche. Quelle non le ha nessuno.

E allora al prossimo Sindaco consigliamo di munirsi principalmente di due elementi: il lavoro e la determinazione. Tra proclamazione e tempi burocratici, la nuova Giunta non si insedierà prima di metà Giugno. Tardi, troppo tardi per programmare la stagione estiva ormai alle porte e di cui non è stato abbozzato nessun programma (anche la festa di Sant’Angelo è ancora in alto mare). E allora il focus dovrà necessariamente essere centrato su quanto è possibile fare da subito: ripulire la città, attivare il servizio di pulizia delle spiagge libere della nostra costa e bonificare i corsi principali e la periferia oggi invasi da erbacce e sterpi. Così da dare quantomeno un minimo di decoro in vista dei mesi più caldi dell’anno. Villaggio Agricolo, Fondachello-Playa, via Dalla Chiesa, Oltreponte, ma anche la Marina e Sette Spade sono stati letteralmente dimenticati in questi anni: non esistono più i marciapiede (coperti da erbe infestanti e vegetazione), proliferano topi e parassiti, il degrado urbano la fa da padrone. Ecco, eliminare questo scenario già di per sè rappresenterà un primo, necessario passo verso un’immagine più decorosa e positiva della città. Pretendendo che lo scerbamento – previsto dal contratto che disciplina il servizio di igiene ambientale – venga espletato.

Non abbiamo ancora volutamente detto nulla sulla gestione del servizio rifiuti perchè lì si entra in un meccanismo molto più complesso e che richiederà in primis un notevole impatto dal punto di vista culturale all’inseguimento di un cambio di mentalità non più procrastinabile. Il rispetto del contratto con la ditta Licata Ambiente dovrà obbligatoriamente essere richiesto dal nuovo inquilino di Palazzo di Città. Anche battendo con forza i pugni sul tavolo e rivolgendosi – qualora dovesse servire – alla Procura della Repubblica di Agrigento. Ci siamo pressochè abituati alla presenza della spazzatura per strada. Quasi fosse una cosa normale quando normale non può essere in un Paese civilizzato. Ma il cambiamento dovrà essere richiesto soprattutto alla gente: a quell’ottanta per cento di cittadini che non fanno la raccolta differenziata (il porta a porta ha dimostrato di non essere la modalità più adatta) con il risultato di sacchi pieni di rifiuti abbandonati ad ogni angolo di città. E se non basterà il dialogo (finora non è bastato), allora si dovrà passare alla repressione: elevando multe, denunciando le persone, colpendo l’utenza dove fa più male, nel portafoglio.

Queste – a nostro avviso – dovranno essere le prime linee su cui dovrà muoversi l’Esecutivo nei mesi iniziali del nuovo governo della città uscito dalle urne elettorali. Da Settembre in poi, una volta ripulita la città, si potrà iniziare a parlare di proclamazione del dissesto finanziario, riorganizzazione della macchina comunale, di incarichi a dirigenti, di progettazione, di turismo, di come combattere il randagismo, di richieste di finanziamenti e di tutto ciò che non è ordinaria amministrazione e che determina un’azione amministrativa che si rispetti.

A Fabio Amato, ad Angelo Balsamo e ad Angelo Iacona (piazzati in rigoroso ordine alfabetico), facciamo un grande in bocca al lupo per questa campagna elettorale ormai agli sgoccioli e chiediamo determinazione e contundencia. Nella consapevolezza che per il nuovo Sindaco – chiunque esso sia – sarà durissima.

Giuseppe Cellura