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giuseppe-tornatore-waves-001Anche questa volta ha saputo ben misurarsi con la rappresentazione filmica di qualcosa che non è soltanto Sicilia, descrizione della realtà che meglio conosce. La realtà, per capirci, di Nuovo cinema Paradiso, Baária, Malèna, L’uomo delle stelle. E c’era già riuscito con film come Una pura formalità o come La leggenda del pianista sull’oceano. Siciliano di Bagheria, Peppuccio Tornatore, tra i migliori registi al mondo, racconta con La migliore offerta (nelle sale dal primo dell’anno) una storia d’amore thrilling o un thriller d’amore, come preferite. “Film – dice l’autore – sull’arte intesa come sublimazione dell’amore, ma anche sull’amore inteso come frutto dell’arte”. È stato girato tra Bolzano, Vienna, Trieste, Milano e la campagna romana e lo interpretano Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland. Il protagonista, Virgil Odman, è un banditore d’asta e antiquario che si toglie i guanti solo per toccare oggetti antichi e valutarli.  Al centro del plot una donna misteriosa: Claire, amata da Virgil. Nessuno l’ha mai vista in faccia e parla attraverso una porta chiusa. Si ascoltano durante il film frasi come queste: “In ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico… I sentimenti umani sono come le opere d’arte: si possono simulare”. E domande e risposte come queste: “Com’è vivere con una donna”? Risposta: “Esattamente come partecipare a un’asta: non sai mai se la tua offerta sia la migliore”. Giudizio: capolavoro.