Esprimiamo compiacimento per l’esito dell’audizione che il Comitato Difendi Licata No Peos ha avuto ieri a Roma presso la 13° Commissione permanente Territorio, ambiente, beni ambientali, in relazione ai danni ambientali che comporterebbe la realizzazione del parco eolico off shore nel Golfo di Gela. L’ incontro, richiesto dal Comitato in data 28 luglio è stato reso possibile grazie all’impegno ed all’interessamento dell’amico Angelo Bennici ed alla disponibilità del Presidente della Commissione on. Marinello. Seppure in una giornata campale per i senatori, a seguito dell’impegno in aula per l’elezione dei giudici, che continua ancora adesso, l’incontro si è tenuto lo stesso a Palazzo Madama nell’aula delle audizioni. Abbiamo avuto modo di illustrare alla Commissione l’iter procedurale che ha avuto il Progetto e le pesantissime ricadute che esso avrebbe sulla flora marina, sulla pesca, sugli investimenti già fatti in campo turistico, sui ritrovamenti di natura archeologica che si sono avuti e su quelli futuri, sulla sostenibilità ambientale in generale e sul disastro che si procurerebbe sull’avifauna migratoria e su quella acquatica, cosa, quest’ultima, che ha provocato un intervento della Commissione Europea nei confronti del Ministero dell’Ambiente italiano, con l’ innesco di una Eu Pilot, anticamera della messa in infrazione, per avere disatteso la direttiva Habitat, (protezione dell’ avifauna). L’assurdità dell’iter ha sorpreso la Commissione perché facevano fatica a comprendere come cinque comuni, due province, la regione, le soprintendenze, il Ministero ai Beni Culturali oltre ad un numero imprecisato di Comitati civici si sono opposti strenuamente ed il Ministero all’Ambiente invece è l’ unico che ha dato via libera, in ciò appoggiato dall’allora presidenza del Consiglio del 30 aprile 2012. Il Presidente Marinello, ha assunto l’impegno di formulare, a nome della Commissione, una interrogazione al Presidente del Consiglio, con la richiesta di intervenire sul Ministero dell’Ambiente per il ritiro della VIA. Inoltre ha espresso l’intenzione di far visionare alla Commissione i luoghi ove si vuole realizzare l’ opera e quindi di incontrare il Coordinamento e vedere di mettere in campo iniziative congiunte, in futuro, a protezione dei luoghi interessati all’opera. Il Comitato ha fornito abbondante documentazione inerente il Parco eolico, come delibere, decreti, relazioni inviate ad organismi internazionali, mancate prescrizioni da parte della Soprintendenza del mare, richieste per altri progetti ed i componenti la Commissione si sono molto interessati alla comprensione dell’ entità del Parco ed agli aspetti che compromettevano l’ambiente. Adesso ci sentiamo ancora più fiduciosi di prima perché non sappiamo se abbiamo intrapreso il sentiero giusto per risolvere definitivamente il problema legato all’off shore, ma adesso sappiamo di avere una ribalta a noi favorevole di caratura nazionale.
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