Pubblicità

La giornata sindacale

Manifestazione domani davanti alla Prefettura dalle 10 alle 12 dei pensionati della provincia di Agrigento. Cgil, Cisl e Uil li hanno chiamati a raccolta contro le politiche sociali del governo nazionale. La crisi è tale che i pensionati non ce la fanno più a vivere in un’Italia in cui anziani e giovani, padri e figli, risultano i più penalizzati. Il Sindacato agrigentino ha diffuso una nota con la quale chiede unitariamente giustizia sociale e un rilancio del potere d’acquisto delle pensioni. “È opportuno evidenziare anche – prosegue la nota – il grave problema delle persone incapienti, per cui si chiedono interventi che agevolino quei cittadini che rientrano già nella soglia di esenzione fiscale”. Con l’introduzione dell’IMU, i tagli allo stato sociale, gli aumenti dei generi di prima necessità i pensionati stanno pagando un prezzo altissimo. E questo induce il sindacato a lanciare l’avvertimento al governo che “il tempo è ormai scaduto”. Oggi, intanto, scende in piazza in diverse città italiane la Fiom, le tute blu della Cgil, per chiedere democrazia nelle fabbriche. Il segretario nazionale Maurizio Landini chiede a Bersani, fresco vincitore delle primarie, d’impegnarsi a favore di una legge sulla rappresentanza sindacale dopo l’ennesima firma da parte di Cisl e Uil di contratti separati. A Roma sono previsti, sempre oggi, i cortei degli studenti universitari e delle Superiori. Si tratta di cortei auto organizzati in diverse piazze della città, ma alcuni sono già saltati per varie cause. Cortei di studenti e operai Fiom anche a Palermo in piazza Indipendenza.

La giornata politica

A Licata mattinata di forti proteste popolari. Diversi esponenti delle categorie produttive e della cittadinanza attiva si sono radunati nell’androne del municipio per chiedere un incontro al sindaco Graci. I manifestanti hanno contestano l’aumento spropositato delle tasse, ma non sono stati ricevuti dal primo cittadino risultato irrintracciabile. Dopo un colloquio con l’assessore Barbara, si è deciso di tentare un contatto telefonico con il Prefetto. Anche questo andato a vuoto. Delusi dall’aumento delle tasse i commercianti e gli imprenditori licatesi, i più attivi nella protesta. L’imprenditore edile Giovanni Spiteri (intervistato dalla Tv locale), rivolto alla giunta Graci, ha gridato: “Andatevene”.

Berlusconi torna in campo. Per la gioia dei giornali di famiglia. L’Italia è in condizioni peggiori di un anno fa, quando ho dovuto lasciare il governo per il bene del mio paese. Questo il succo del suo pensiero. “Mi avete deluso, io resto il migliore” dice poi ai suoi. “Molti mi chiedono di tornare: l’Italia è a pezzi e non posso restare a guardare”. Per mesi si è discusso inutilmente di primarie del centrodestra. Vediamo ora chi dei suoi ha la forza di insistere e soprattutto la forza di rompere con il Cavaliere. Nel frattempo, il governo Monti è stato messo oggi in minoranza dal Pdl che si è astenuto dal voto in parlamento. Potrebbero soffiare venti di crisi. In Sicilia, intanto, è stato eletto il nuovo presidente dell’Ars. Si tratta di Giovanni Ardizzone dell’Udc. Ma il governatore Crocetta lancia l’allarme corruzione: “è altissimo” dice. E definisce la Regione un pozzo di San Patrizio. Nel mirino il dipartimento della Formazione dove i soldi pubblici finivano nei conti correnti dei dipendenti: “Uno scandalo inaudito” dice Rosario Crocetta. E aggiunge: “I giovani che vanno via dalla Sicilia ci devono dare il tempo di ricostruirla”.