Arresti e perquisizioni in Provincia, interviene la sezione cittadina del Partito Democratico.
Come Partito Democratico non possiamo che esprimere il nostro plauso alla Magistratura agrigentina ed alla Questura di Agrigento per l’instancabile e puntuale lavoro che ha portato alla luce un grosso giro di tangenti volto a pilotare diverse gare pubbliche, prima fra tutte quella definita come “la madre di tutti gli appalti”: il rifacimento della rete idrica agrigentina.
Ancora una volta, come emerge dall’inchiesta, il nostro territorio è vittima di un sistema marcio, un sistema che impoverisce onesti lavoratori e favorisce la prepotenza e la disonestà, che specula e si arricchisce con fondi pubblici destinati a risolvere problemi atavici come quello della carenza idrica, dei rifiuti e delle infrastrutture stradali.
In tale contesto si inseriscono sia l’appalto per la ristrutturazione dello stadio “Dino Liotta” di Licata che quello per la realizzazione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti nella zona
industriale di Ravanusa, ove gli interessi personali tendono a prevalere, purtroppo, su quelli della collettività.
Da quanto appreso dalla stampa, sembrerebbe emergere, quindi, un sistema illegale che non vuole il riscatto della nostra Provincia e dei suoi cittadini, ma semplicemente proseguire con una gestione clientelare a salvaguardia dei propri interessi.
Le indagini, seppur ancora celate dal doveroso segreto istruttorio, sembrerebbero di portata molto più ampia e che sicuramente investirà ancor di più il territorio agrigentino, evidenziando,
ancora una volta, il quadro di degrado morale ed etico che lo affligge.
Ci auguriamo e speriamo che la nostra società abbia un forte scatto di orgoglio che ridia speranza a chi continua a credere nella politica ed in una Sicilia moralmente ed eticamente onesta che può dare e offrire un futuro ai nostri giovani.
Il Segretario PD Licata – Enzo Sica