Il nostro territorio sta affrontando una crisi idrica senza precedenti.
Per far fronte a simili difficoltà, che rischiano non solo di paralizzare interi comparti economici, ma persino di rendere invivibile la nostra terra, già dallo scorso mese di Aprile, con diversi atti parlamentari, ho sostenuto come la costruzione di un dissalatore sia divenuta sempre più una necessità, una soluzione concreta in grado di evitare il collasso sociale.
Per tale ragione, oltre che a darne compiuta evidenza negli interventi in aula, mi sono impegnato a depositare interrogazioni ed emendamenti ai vari disegni di legge tutti volti a rendere possibile la realizzazione di un dissalatore nel territorio del Comune di Licata.
A conferma e a supporto della bontà dell’azione intrapresa, stamane, ho ricevuto da parte dei consiglieri del gruppo consiliare Restart -M5S oltre 3000 firme raccolte dagli stessi nelle settimane appena trascorse.
Si tratta di una forte presa di posizione, una concreta manifestazione di una volontà collettiva e popolare, con ben 3076 famiglie che oggi chiedono alla politica regionale l’installazione di un dissalatore.
Ritengo che la sfida ambientale e sociale che abbiamo di fronte sia giunta ad essere una sfida di sopravvivenza.
Come tale richiede risposte collettive e partecipate, così da divenire archetipo di un processo di democrazia diffusa capace di considerare i cittadini quali protagonisti della vita politica e non quali meri portatori di voto, come purtroppo, nella storia recente della nostra terra, è avvenuto troppo spesso.