Un appello, l’ennesimo, a prestare massima attenzione in un momento in cui la curva dei contagi è in netta fase crescente anche a Licata arriva dal vicesindaco Antonio Montana il quale – intervenuto ai microfoni di Licata 4you web Channel – si è rivolto soprattutto ai genitori affinchè vigilino di più e meglio sui figli alla luce del fatto che tra i ragazzi sembra essere, nella maggioranza dei casi, meno avvertito il problema. “L’appello dell’amministrazione è quello di tenere comportamenti corretti – spiega Montana – utilizzare le Ffp2 all’esterno e invito la cittadinanza ad effettuare la terza dose del vaccino per contenere i rischi. Igienizzare bene le mani ed il carrello della spesa così da evitare di essere contagiati. Stiamo monitorando la situazione ma bisogna mettere buonsenso per evitare la crescita a dismisura del contagio. Cerchiamo di essere responsabili e limitando comportamenti ed abitudini sbagliate”. Montana ha per il momento allontanato lo spettro di chiusure di vie a piazze come invece recentemente stabilito dall’amministrazione di Palma di Montechiaro. “Se dovessimo essere dichiarati zona arancione, servirebbero altri provvedimenti anche per i punti di ritrovo. E’ evidente che una condotta più accorta di tutti potrà stabilizzare la curva dei contagi cercando così di evitare la zona arancione che potrebbe avere ripercussioni su tutti noi, sull’economia e sulla stessa mobilità cittadina”. Come detto in apertura, Montana ha lanciato un appello alla fascia di popolazione più giovane. “La responsabilità è soprattutto dei genitori che dovrebbero consigliare ai figli di limitare movimenti, assembramenti e riunioni. In questo momento, anche alla luce dell’elevata contagiosità di Omicron, l’aspetto più importante è quello di contenere quanto più possibile gli assembramenti e di conseguenza la trasmissione del virus tra la popolazione”. I numeri licatesi sono alti, come in molti altri Comuni della nostra Provincia. I contagi hanno abbattuto quota 500 ma si teme che possano essere molti di più dai tanti tamponi in attesa di essere processati. Sono decine le attività commerciali già costrette a fermarsi e a chiudere bottega a causa di contagi riscontrati e che hanno portato alla quarantena per tutto il personale dipendente.