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L’ex assessore comunale Pasquale Occhipinti con una nota scritta depositata nella mattinata di ieri presso l’ufficio protocollo del comune ed indirizzata al sindaco Angelo Graci, al dottor Giuseppe Terranova, commissario facente funzioni del Consiglio comunale, ed al segretario generale del Comune, ha sollevato la questione della presunta illegittimità dell’assessore Paolo Licata a ricoprire la carica in quanto cognato del sindaco. Secondo quanto scrive Occhipinti la legge regionale del 2001 e una circolare dell’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, che serve a regolamentare l’incompatibilità a ricoprire la carica di assessore provinciale e comunale prevede il «divieto di assumere la carica di componente della Giunta per i coniugi, ascendenti e discendenti, e cioè nonni e nipoti, genitori e figli, parenti ed affini al secondo grado, quindi fratelli, sorelle, suoceri, generi, nuore e cognati del sindaco».