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Si è svolto stamattina, presso l’Istituto “Filippo Re Capriata” di Licata, l’evento “Non chiamarlo amore”, organizzato dalla prof.ssa Assunta Sandra Alabiso, referente alle Pari Opportunità. A conclusione di uno dei temi trattati nel percorso di Educazione Civica “Il rispetto di sè e degli altri: Il femminicidio”, si è inaugurata una panchina rossa, interamente realizzata dagli studenti dell’Istituto aiutati dal sig. Calderaro Nicola (collaboratore scolastico), e dalle prof.sse Assunta Sandra Alabiso e Francesca Morello Baganella, in ricordo di tutte le donne vittime di violenza. A portare le loro toccanti testimonianze sono state Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano, giovane mamma e danzatrice, uccisa a 20 anni dal suo ex fidanzato, e Giovanna Zizzo, madre di Laura, una dolce bambina uccisa dal padre a 11 anni. La Dirigente Scolastica prof.ssa Cinzia Montana ha dato il benvenuto ai presenti e ha iniziato la cerimonia di inaugurazione Dopo il classico volo dei palloncini, sono intervenuti il Sindaco dott. Giuseppe Galanti, e il Comandante della stazione dei Carabinieri di Licata Luogotenente Paolo Calatozzo. Gli Alunni dell’Istituto hanno espresso il loro NO al Femminicidio con monologhi, coreografie e canzoni. Al termine dell’evento è stato offerto un buffet preparato dagli studenti dell’indirizzo Alberghiero coadiuvati dai proff. Maurizio Amato, Melchiorre Patti e Maya Cantavenera, docenti dei tre settori di indirizzo: Enogastronomia, Sala Vendita e Accoglienza Turistica. La cerimonia si è svolta nel rispetto delle Norme anti-Covid.