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A Licata, nei primi 10 giorni del 2021, sono stati bruciati da ignoti piromani ben 36 cassonetti dei rifiuti. Il sindaco Pino Galanti ed il suo vice, Antonio Montana, oggi hanno scritto al Prefetto di Agrigento chiedendo una riunione urgente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Nei primi 10 giorni del 2021 a Licata, soprattutto nelle ore notturne, sono stati bruciati ben 36 cassonetti dei rifiuti. I piromani agiscono in maniera sistematica e colpiscono in varie zone del centro abitato.

Il sindaco Pino Galanti ed il suo vice Antonio Montana, titolare della delega ai Servizi Ambientali, stamani hanno scritto a S.E. il Prefetto di Agrigento, la dottoressa Maria Rita Cocciufa, rappresentando la drammaticità della situazione, e chiedendo che si riunisca il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

“Appare evidente – sono le parole del vice sindaco Antonio Montana – che tali condotte non possono essere considerate sporadici atti vandalici, ma una sistematica azione, volta a mettere in crisi il sistema di raccolta dei rifiuti”.

Quanto accade rappresenta anche un grave danno economico, considerato che ogni contenitore della spazzatura costa 300 euro. Oltre ai disagi per la popolazione residente ed ai danni per l’ambiente.