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Fa piacere constatare che dopo il mio intervento pubblico adesso si sono accesi i riflettori intorno alla riapertura del Museo del Mare, all’interno del chiostro Sant’Angelo. Dalla stampa apprendo che è stata informata di tale ingiustificata chiusura del sito dove sono esposti i reperti archeologici anche la Sovrintendenza del Mare di Palermo, sperando che quest’ultima non porti via da Licata tali preziosi beni. Non sarebbe infatti la prima volta che a causa di scelte scellerate dell’amministrazione comunale qualcun altro possa giovare dei NOSTRI beni, con notevoli ricadute sull’offerta turistico-culturale e sull’economia licatese. Tutti si stanno interessando e sono intervenuti sulla questione: associazioni, stampa, esperti locali e non in materia, tutti tranne l’amministrazione Galanti che ancora si censura dietro un silenzio inspiegabile. Sollecito ancora una volta l’assessore e l’amministrazione tutta a riaprire subito tale importante sito, rinnovando la concessione all’uso dei locali comunali del chiostro Sant’Angelo al Gruppo Archeologico Finziade, al quale dobbiamo il recupero e la disponibilità a rendere fruibili i beni recuperati dai NOSTRI fondali marini. Spero che l’assessore e il sindaco colgano il mio appello, migliore risposta che possano dare non soltanto a me, ma a tutti i cittadini licatesi.
Vera Lauria