Il pozzo della Grangela, uno dei più antichi ed importanti siti archeologici di Licata e di tutto il territorio regionale, a breve sarà riaperto al pubblico. Ed assieme a questo importante sito, i cittadini, i turisti e gli studiosi che sempre più sono presenti a Licata, potranno accedere anche al cunicolo che dall’”Orto du Za Saru”, dopo avere attraversato il sottosuolo di piano Quartiere arriva in via Marconi di fronte all’ingresso della Grangela. Segno, questo, che si tratta di un’unica struttura sotterranea, divisa tra la seconda parete dell’800 e i primi del ‘900 con l’apertura di via Marconi, anche se nel corso della Seconda Guerra Mondiale è stata utilizzata come rifugio antiaereo. A darne comunicazione è l’assessore al turismo e beni culturali, Paolo Licata, che realizza quanto diversi mesi fa, esternando l’intenzione dell’Amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Angelo Graci, ha anticipato all’ex sovrintendete Piero Meli. “L’iniziativa raggiunge oggi il suo compimento – dichiara l’assessore Licata – nonostante le ben note difficoltà economiche che hanno ritardato l’esecuzione degli interventi. Per la riapertura, considerato che già sono stati realizzati tutti i lavori di pulizia e messa in sicurezza dei siti, mancano soltanto la collocazione di una porta in ferro, all’ingresso del sito all’interno dell’”Orto du Za Saru”, e piccoli lavori di completamento dell’impianto elettrico. A breve, quindi, raggiungeremo questi importanti obiettivi per lo sviluppo turistico e per la storia della nostra città, e sarà nostra cura avvisare la cittadinanza perché possa partecipare all’evento. Tra l’altro, siamo già al lavoro per inserire il sito tra quelli che, a luglio, saranno oggetto di visita ed attenzione nel corso delle manifestazioni per il settantesimo anniversario dello Sbarco degli Alleati. Desidero, per l’occasione ringraziare l’arch. Falzone per la disponibilità dimostrata nel raggiungimento dell’obiettivo da parte dell’Amministrazione. Il mio augurio è che chi subentrerà alla guida dell’assessorato ai beni culturali e al turismo, possa continuare l’opera intrapresa dal sottoscritto, dando sin da adesso, la mia disponibilità a collaborare anche da semplice cittadino per il bene e la crescita di Licata“.
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