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La Sicilia e l’Italia non possono e non devono essere il punto di arrivo di migranti di mezzo mondo. A Lampedusa è di nuovo emergenza e non possiamo essere lasciati soli ad affrontare le conseguenze. Al netto delle tante belle parole e delle promesse nei vertici internazionali, ad oggi non c’è stata alcuna vera solidarietà europea, con la riforma del pacchetto legislativo ferma da anni, ormai quasi due legislature, mentre il consiglio non ha ancora adottato una posizione sul regolamento crisi. Lampedusa ha fatto e sta facendo sforzi straordinari, così tutta la rete a sostegno dell’amministrazione locale, ma la situazione deve cambiare: gli italiani pagano miliardi di euro a Bruxelles, dov’è l’Europa? Dove sono i fondi promessi dall’Ue alla Tunisia? Serve un netto cambio di passo, che potrà avvenire solo con le prossime elezioni europee. L’ultimo ad aver fermato gli sbarchi è stato Matteo Salvini, noi non possiamo accogliere tutta l’Africa, ma solo chi ha diritto e può essere accolto e integrato. Lampedusa e Ventimiglia sono confini europei, vanno difesi: mentre in Italia cominciamo con un nuovo decreto sicurezza, come annunciato dal ministro Salvini, è ora che l’Europa faccia la sua parte”.

Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, commissario della Lega in Sicilia, coordinatrice Id in commissione Libe.