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Zero: Al vento che ha caratterizzato la partita, condizionando la Polisportiva soprattutto nel primo tempo.

Uno: Alla direzione arbitrale che ha scontentato un po’ tutti. Se da Palma ci si può lamentare per alcuni fuorigioco, da Menfi ci si lamenta per un presunto rigore non assegnato nel primo tempo.

Due: Come il secondo pareggio, dopo quello all’esordio ad Aragona.

Tre: Come i goal sin qui subiti. Merito dei portieri, della difesa e dell’organizzazione di gioco complessiva.

Quattro: Come la quarta vittoria sfuggita a Menfi. Appuntamento solo rimandato. Domenica a Palma, s’intende.

Cinque: Come hai goal realizzati da Balistreri. Bomber di razza pura.

Sei: Alla prestazione della squadra che, a detta del Presidente Amato, non ha giocato una delle migliori partite. Ma saper soffrire e recuperare il risultato a due minuti dalla fine sono segni della presenza di carattere e determinazione.

Sette: Al rientro di Pietro Alotto. Ha fatto meno notizia di quello di Antonio Conte ma per la Polisportiva è importante quanto il tecnico bianconero per la Juve.

Otto: Alla difesa. Oltre trecentocinquanta minuti senza subire goal e, come detto, soli tre goal subiti in cinque partite sono numeri da grande squadra. I campionati, si sa, si vincono partendo dalla solidità difensiva.

Nove: A Balistreri. Cavani, El Sharawy e Milito non possono vantare la sua prolificità. Per lui non 1 goal a partita ma 1 goal ogni partita. Roba da Champions league.

Dieci: All’imbattibilità. 3 vittorie e 2 pari, come la Juve dello scorso anno. Forse al milanista Presidente Amato non piacerà il paragone ma siamo pronti a scommettere che metterebbe la firma (e forse qualcosa in più) per una striscia di imbattibilità simile.