Si sono avvalsi tutti della facoltà di non rispondere e soltanto uno di loro ha comunque rilasciato dichiarazioni spontanee. Sono terminate le udienze di convalida – davanti il gip del tribunale di Agrigento Micaela Raimondo – nei confronti di quattro indagati arrestati giovedì scorso a margine di perquisizioni a tappeto eseguite tra Licata e Canicattì dalla Squadra mobile.

Si tratta di Domenico e Rosario Cusumano, 54 e 26 anni, padre e figlio (difesi dall’avvocato Santo Lucia), e dei fratelli Carmelo e Giacomo Marino (difesi dall’avvocato Gaspare Lombardo), 45 e 52 anni. Tutti sono di Licata. Carmelo Marino, pur avvalendosi della facoltà di non rispondere, ha tuttavia rilasciato dichiarazioni spontanee.

L’inchiesta – coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo – ipotizza i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e armi ma anche minacce e intimidazioni aggravate dal metodo mafioso.

Fonte grandangoloagrigento