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10660986_10204284087409645_234322506_nProseguono le indagini del Commissariato di Polizia di via Campobello dopo l’uccisione dei dieci cani le cui carcasse sono state ritrovate in una piazzola di sosta sulla Provinciale, all’altezza di Contrada Stretto. Gli agenti stanno tentando di far luce su un episodio che presenta ancora molti lati oscuri. La Scientifica, subito dopo la segnalazione del massacro, ha eseguito dei rilievi che saranno trasmessi alla Procura della Repubblica di Agrigento. Le carcasse dei cani sono state recuperate da alcuni membri dell’Associazione “I Delfini” che hanno in gestione il canile municipale di Contrada Pezza. E, dopo gli esami del veterinario, iniziano a trapelare anche i particolari sulle modalità di uccisione dei dieci animali: molti sarebbero stati trascinati in Contrada Stretto ancora vivi e solo dopo essere giunti nella zona periferica avrebbero trovato la morte. “I Delfini” hanno inoltre fatto sapere di essere pronti a presentare un dossier al Commissario straordinario e al Consiglio comunale sul fenomeno del randagismo. Un esposto è stato presentato anche dall’associazione “A testa alta” che ha presentato una denuncia al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Licata affinché “si indaghi per accertare l’identità del vigliacco autore della brutale uccisione di dieci cani e per identificare eventuali complici, favoreggiatori e istigatori di tale azione delittuosa di inaudita ferocia. L’Associazione – continua la nota di “A Testa alta” – per il tramite della Polizia di Stato, ha chiesto alla Procura della Repubblica anche l’esecuzione di diversi accertamenti urgenti, in ordine ai quali è indispensabile, allo stato, mantenere l’assoluto riserbo”.