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Adnkronos ha intervistato l’imprenditore Marcello Giavarini, sempre sensibile al richiamo della sua terra d’origine come spiega in in questa sua intervista-racconto.

Marcello Giavarini è un imprenditore che fa della filantropia un modello di vita: “Sono nato -spiega- come concertista e poi come impresario artistico, organizzando diversi eventi. Fra questi, un concerto di Albano e Romina nella mia Sicilia. Poi, ho deciso di trasferirmi in Bulgaria. Qui, ho aperto un’azienda che produceva prodotti detergenti. Nasce così, nel 1992 a Sofia, il mio primo brand che ho chiamato Piovra in onore della fiction interpretata da Michele Placido. Il successo è stato repentino, tanto che ho poi, dal 2000 al 2009, rilevato dallo stato bulgaro una raffineria petrolchimico a Sofia. Un’attività cresciuta negli anni e quindi quotata in Borsa nel 2008, con uffici aperti anche in Russia”.
Erano gli anni successivi alla caduta del Muro di Berlino: “Anni -afferma Giavarini- di anarchia totale che mi hanno indotto, dopo oltre venticinque anni di permanenza a Sofia, di tornare in Italia, dove mi sono dedicato agli investimenti finanziari in Borsa. Con mio figlio ho quindi dato vita a Egogreen che si occupa di fornire agli utenti luce e gas e di dare vita alle cosiddette Comunità energetiche. Ma soprattutto ho rilevato delle quote e la presidenza del c.d.a. della societa “Gabbiano di porto cervo” che gestisce la ricezione turistico alberghiera “Il Bagaglino”, un resort a Portocervo che, con i suoi 460 posti letto circa, ristoranti, bar , chiringhito e spiaggia a mare, stiamo riportando allo splendore di un tempo. In Bulgaria presiedo la “Evroprogress”, società che si occupa della gestione degli immobili del gruppo di proprietà. Lavori che mi hanno portato lontano da Agrigento e Licata, le mie terre di origine, alla quale però sono attaccato in modo quasi embrionale. Un amore infinito per radici che, nonostante tutto, sono solidissime”.
Ed è qui che il Marcello imprenditore lascia spazio al Marcello filantropo: “Ogni anno fisso un budget -spiega – per finanziare eventi o realtà che riguardano Agrigento e la sua provincia. Nel 2015, sono stato presidente dell’Akragas appena promossa in Lega Pro. Rischiava di non potersi iscrivere al campionato per mancanza di fondi e così ho deciso di fare la mia parte come presidente onorario. Ho contribuito diverse volte alla realizzazione delle feste patronali e a dare una mano in generale alle organizzazioni che lavorano in zona. Ho permesso, tanto per fare un esempio di questi giorni, agli scout della mia provincia di incontrare a Roma il Papa a Maggio, sostenendo loro le spese. Azioni che mi arrivano dal profondo del cuore perché sono completamente gratuite. Ho voluto sempre separare gli affari dalla beneficenza e questo la gente, la mia gente l’ha apprezzato”.