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Una lettera sottoscritta dai medici di base di Licata è stata indirizzata all’azienda sanitaria provinciale di Agrigento per sollecitare una volta di più la carenza di vaccini anti-influenzali.

I sottoscritti medici di Medicina Generale con ambulatorio nella città di Licata, si rivolgono alla S.V. per segnalare un grave problema, sperando in un Suo autorevole intervento che possa porre rimedio alla incresciosa situazione. Come la S.V. sa, dal 5 ottobre è in corso in tutta Italia la campagna di vaccinazione, antiinfluenzale in primis, anti-pneumococcica ed anti-herpes. Quest’anno a causa della pandemia si prevedeva una forte richiesta di vaccini da parte della popolazione, tra l’altro si è inclusa in più la fascia dei 60-64enni tra coloro che hanno diritto alla vaccinazione antiinfluenzale gratuita da parte dell’ASF. In tale prospettiva, in tutta Italia si è proceduto a ordinare alle case farmaceutiche un numero di vaccini superiore a quello degli anni precedenti; nella nostra provincia oltre 130.000 antiinfluenzali, molti di più dei 56.000 dell’anno scorso. Di questi vaccini ordinati, fìno ad ora pare che ne siamo arrivati presso la nostra ASF circa 88.000, un numero nettamente minore rispetto al previsto, ma sicuramente maggiore rispetto allo scorso anno. In considerazione di ciò, a Licata ci aspettavamo l’arrivo di un numero di vaccini superiore a quello dello scorso anno, invece sono state distribuite ai MMG solo poco più di 4.000 dosi, cioè circa 2.000 in meno rispetto all’anno precedente e, cosa ancor più grave, un numero proporzionalmente inferiore a quanto spetterebbe per quantità di popolazione. Licata ha 37.000abitanti circa, cioè il 8,3% del totale della provincia (445.000), quindi se la matematica non è un opinione, su 88.00 dosi ne avremmo dovute avere 7.300 circa. Dove sono finite le dosi spettanti a Licata? Riteniamo che siano stati fatti grossolani errori, non si sa se in buona o malafede, nella distribuzione dei vaccini nei vari Distretti. Questa situazione sta mettendo in grave difficoltà i MMG di Licata, assolutamente impossibilitati a vaccinare coloro che ne hanno diritto. Alcuni di noi per poco non hanno dovuto subire aggressioni fìsiche da parte di soggetti che pretendevano assolutamente il vaccino e non sentivano ragioni sulla impossibilità di effettuarlo. In considerazione di quanto sopra esposto, si chiede un autorevole intervento della S.V. volto a porre rimedio a questa incresciosa situazione, magari utilizzando le poche migliaia di dosi che sembra debbano ancora arrivare in provincia, e a individuare i responsabili di quanto accaduto. Al finr di tutelare la salute dei nostri pazienti, la nostra dignità e anche la nostra incolumità, stiamo diffondendo al massimo questa nostra accorata richiesta di aiuto.