Noi mettiamo la città prima di tutto e riteniamo che la città ha bisogno di fatti, lui, però, non rincorra la primazia, non ne ha bisogno è il sindaco e nessuno lo disconosce.
In tanti, in questa città, si battono per un ritorno all’acqua pubblica con diversi ruoli. La delibera portata in consiglio comunale sull’acqua pubblica è stata pensata ed elaborata dal coordinamento dei sindaci dell’agrigentino ed è stato possibile realizzarla per effetto del varo di una norma regionale la n. 19/2015 che pone le condizioni per un ritorno all’acqua pubblica. Al Sindaco il merito di essersi accodato al comitato dei sindaci. A noi quello di avere emendato quella delibera ed evitato rischi prematuri alla città.
Il sindaco dimostri di saper esercitare il suo ruolo, elabori proposte ed indichi percorsi seri e credibili, gestisca adeguatamente i suoi assessori e consiglieri, si faccia promotore di quel “confronto sano e sereno” e di quella “comunicazione costruttiva” che tanto auspica e vedrà che l’opposizione è disposta, sui temi condivisi, a collaborare per il bene della città, mettendo a disposizione le proprie idee e i propri contatti.
Il sindaco unisca anziché dividere, non giochi a scavalcare per puro spirito di contraddizione e ci troverà al suo fianco a difesa di Licata e dei licatesi, senza nulla in cambio. Per essere estremamente chiari non vogliamo poltrone ne confonderci con la sua Amministrazione, facciamo un’opposizione vigile e responsabile nell’interesse e per il bene della città.
I consiglieri dei gruppi: Domani in rosa, Ncd, Pd, Sicilia democratica, e Russotto, Scrimali e Vincenti del Gruppo Misto