E’ stata pubblicata il 28 di ottobre, da parte dell’ assessorato regionale all’Agricoltura ed alla Pesca, la graduatoria per l’assegnazione dei fondi, provenienti dall’Europa, per finanziare i progetti destinati alla Pesca ed al Turismo, collegato alla pesca. Ci amareggia alquanto il fatto che il Gac del quale facciamo parte e di cui il Sindaco è vice presidente, si sia classificato al 9° posto, quindi verrà escluso dai finanziamenti, (2.499.000,00 euro), perché i Gac a cui saranno erogati i fondi e finanziati i progetti saranno solo otto. L’amarezza è però accompagnata da disappunto, in quanto a distanza di quasi due settimane, mi sarei aspettato che il sindaco di Licata avesse preso posizione e chiesto conto e ragione di questa esclusione. Se consideriamo che il Sindaco del Comune di Vittoria, appena entrato a far parte dello stesso nostro Gac, (Unicità del Golfo di Gela), che aveva in programma due progetti (rifacimento del mercato ittico di Scoglitti e la ristrutturazione del porto dedicato alla piccola pesca), sta facendo ferro e fuoco per capire come sia stato escluso, con richieste di accesso agli atti e minacciando ricorsi a destra e a manca, si rimane sconcertati da tanta distrazione. Ma mentre tutto ciò accade, mi impressiona il silenzio assordante, su questa vicenda, che fuoriesce dal Palazzo di città e dalle labbra del sindaco, che di questo Gac è vicepresidente. Preannunciamo la presentazione di una apposita interrogazione, in Consiglio Comunale, perché profondamente convinti che il comparto della Pesca, a Licata, ha rappresentato uno dei pilastri fondamentali della economia cittadina ed il sindaco non può trascurare questo comparto, perché affaccendato in ben altre faccende. Poi non mi si parli di nuovo del Patto per Licata che, ad oggi, rappresenta solo promesse, quando questo Gac, negli anni, ha visto finanziati bei progetti, come per esempio quello delle cabine in uso alla marineria e quindi “non promesse, ma solide realtà”, come direbbe qualcuno. Occorrono certezze, non promesse, per far ripartire l’economia ed arrestare il triste primato dell’emigrazione, nella nostra città.
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