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336733_2385793690213_520412521_oRiceviamo e pubblichiamo la lettera dei Giovani Democratici di Agrigento indirizzata al segretario Bersani.

Caro Segretario,

I giovani democratici della provincia di Agrigento ti scrivono questa lettera per metterti a conoscenza del fatto che ci è stato negato il diritto di cittadinanza dentro al PD e quindi il diritto al voto per le primarie dei parlamentari di giorno 30 dicembre. L´esclusione di 148 tesserati giovani democratici che hanno dichiarato di volere aderire al PD nel modulo di compilazione della tessera dei gd, ha rappresentato una brutta pagina della storia del pd agrigentino e non solo. Noi siamo quei giovani che quotidianamente si spendono per il partito nei vari territori, per le campagne elettorali, per la difesa dei diritti e per la buona politica. Purtroppo durante queste elezioni, in un momento in cui i giovani sono sempre più lontani dalla politica e sempre più attratti da nuove forze che fanno dell’antipolitica il loro cavallo di battaglia, il nostro è stato un cattivo esempio per la buona politica. Abbiamo comunicato alla segreteria provinciale del pd ed al coordinamento per le primarie, l’anagrafe di quei giovani che avevano dichiarato nel 2011 di volere aderire al Pd. I nostri congressi si sono svolti nelle sedi del PD ed in molti casi i giovani sono i più attivi militanti dentro lo stesso partito, riconosciuti a livello locale dai dirigenti del pd. Abbiamo trascorso la giornata del 29 dicembre in attesa di buone notizie che ci confermassero la possibilità di votare i nostri rappresentanti al parlamento nazionale. Il coordinamento provinciale ha dato parere negativo a questa nostra richiesta, negando quindi la nostra possibilità di partecipare alle primarie del partito democratico. Nello stesso tempo il partito stilava elenchi di tesserati e legittimava al voto circoli del pd commissariati da anni che non avevano segretario, tesserati e sono stati improvvisamente graziati e sono spuntate le tessere. Inoltre le tessere in diversi circoli sono state ritirate dagli interessati durante il momento del voto. Diversi elettori infatti arrivati al seggio si presentavano e se erano espressione del capo corrente del paese, la tessera gli veniva consegnata prontamente. Chi magari era invece un tesserato vero, doveva pagare 17 euro al momento del voto. Abbiamo avuto elenchi di persone che avevano intere famiglie tesserate. In alcuni comuni ci sono state aggressioni ai rappresentanti di lista. Il nostro tesseramento invece era già riconosciuto da un anno. Noi avevamo nel 2011 fatto il congresso e il tesseramento e avevamo comunicato alla segreteria nazionale dei GD l´elenco degli iscritti. In tutte le province italiane, i giovani hanno votato. Avevamo presentato le nostre ragioni da una settimana e sollecitato una chiara decisione, ma la commissione elettorale ha affrontato la vicenda solo il 29 dicembre. La commissione era formata da tre persone: Maurizio Masone e Giuseppe Contino hanno votato contro la nostra richiesta di far votare i 148 tesserati e un giovane, Alessio Setticasi, ha votato a favore, così ci hanno portato a praticamente a morire. La nostra protesta è stata presentata a Roma, ma non c´erano i tempi per decidere, bisognava affidarsi al buon senso della segreteria provinciale. In un momento in cui si fanno appelli di rinnovamento, per il pd agrigentino i giovani sono un problema, non una risorsa. Veniamo sempre esclusi nei momenti decisivi. Ci sono tre-quattro amici che decidono per tutti. C´è una gestione familiare del partito. Non è possibile continuare a gestire il partito come fosse un´azienda di famiglia. I nostri votanti non erano controllabili. Questi 148 voti sarebbero stati determinanti. Caro segretario, ti abbiamo voluto mettere a conoscenza su come sono state gestite le primarie ed il pd in questa vicenda che ci vede fortemente danneggiati. Vorremmo continuare a credere che questo partito è anche la nostra casa ma vicende come queste lasciano segni incancellabili e forti che colpiscono la purezza dei nostri ideali. Nella fiducia di ricevere da te una risposta tempestiva e concreta, ti porgiamo i nostri più sinceri saluti ed auguri di buon 2013, pieno di battaglie per il bene comune, confronti veri e democratici, soddisfazioni e sana crescita del partito ma soprattutto del nostro paese che ora più che mai ha bisogno di forze pulite, nuove, concrete.

Agrigento, 03 Gennaio 2013.

I Giovani Democratici della Provincia di Agrigento