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depuratore di Licata 2Riceviamo e pubblichiamo.

Apprendere dai giornali che l’impianto di affinamento acque reflue “Terziario”, del comune di Licata è fermo perché, per morosità, l’Enel ha staccato l’erogazione di energia elettrica ha per le scriventi Organizzazioni Sindacali il sapore amaro di una beffa, di un ulteriore colpo alla già disastrata economia  di questa martoriata e derelitta città. Chiediamo al Sindaco ed alla sua Amministrazione la tempestiva ed immediata riattivazione dell’ impianto per evitare che gli effetti negativi di questo avvenimento si ripercuotano sul comparto agricolo e sull’intera economia licatese. Ci chiediamo allora: A cosa è valso spendere nel 2010  la somma di quasi 40.000 euro per rimettere in servizio lo stesso, a cosa sono valsi i pellegrinaggi fatti a Palermo presso la III Commissione Attività Produttive , a cosa sono valsi i colloqui con il dott. Fornasier, che conduceva l’ inchiesta sul depuratore e che ci ha dato la necessaria chiarezza per capire che potevamo riattivare il tutto per ridare acqua agli agricoltori se adesso senza battere ciglio si lascia staccare l’energia elettrica? La Cisl e la Cgil di Licata sono del parere che nella gestione delle risorse comunali occorra andare per priorità e se il comparto agricolo e se l’economia di questa città non sono una priorità ci chiediamo allora cosa è prioritario in questo Comune? In molti tunnel ed in molte serre di Licata è stata già piantumata la nuova coltivazione (Meloni cantalupo, pomodoro, cetrioli e altro), vogliamo forse assistere ad una nuova ecatombe economica? Noi ci auguriamo di no ed è per questo che chiediamo al Sindaco ed alla sua Amministrazione l’immediato ripristino del Terziario.

Cisl e Cgil di Licata

Onofrio Marino e Salvatore Licata