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Vota-donna-400x215Sono la vera novità della campagna elettorale. E sarebbe stato bello vederne correre almeno una per la carica più importante.  C’è chi dubita della loro esperienza politica. E chi afferma – per le strade, nei luoghi di lavoro e di ritrovo – che ne sono prive, e quasi denunciano il fatto come un limite. Dovremmo fare a meno di esprimere dubbi e affermazioni di questo tipo: e proprio noi uomini poi, politicamente falliti, che abbiamo sconquassato Licata (più o meno volontariamente, più o meno consapevolmente). Se il risultato della nostra presunta esperienza politica ci è davanti agli occhi, lo sfascio non solo amministrativo della città, perché non proviamo a fare un passo indietro e a lasciare più spazio alle donne nelle istituzioni, a cominciare dal Comune, dal consiglio comunale di Licata?                                                                                                                            Certo, anche le donne hanno delle colpe per lo stato della città. Anche loro sono state cittadine elettrici: e, come noi uomini, hanno fatto – nel tempo: non è un discorso che riguarda solo il presente – scelte sbagliate. Ma almeno non si sono mai vantate di saperla politicamente più lunga degli altri (delle altre). O di avere le nostre false inconcusse certezze.                                                                                                                          L’essere state lontane dalle stanze del potere comunque le assolve: le rende meno responsabili. E poi, diciamo la verità: la loro presenza nelle liste, la loro corsa per il consiglio comunale o per far parte della giunta del sindaco vincente ingentilisce la politica. Persino i facsimili sono più belli questa volta. I facsimili con volti femminili, si capisce.

Gaetano Cellura