L’attività dell’Ars è vicina allo zero. L’ultima seduta risale alla notte tra il trenta aprile e il primo maggio per l’approvazione della legge finanziaria. E anche in quell’occasione hanno aspettato l’ultimo giorno utile per riunirsi e votarla. L’ultimo giorno utile per non recare danni enormi alla regione. E negli ultimi due mesi cosa hanno fatto? Come hanno trascorso le giornate?
Che qualcuno s’interroghi sull’utilità di mantenerla ancora un’Assemblea regionale così costosa e in prevalenza composta da eletti che se ne fregano del mandato ricevuto e dei bisogni urgenti della Sicilia. Che qualcuno s’interroghi sul senso e l’opportunità di un’Autonomia regionale conquistata dai nostri padri attraverso lotte dure ma ogni giorno che passa sempre più tradita nello spirito. E proprio da quelli – gli “assenti” ingiustificati – che ne godono maggiormente benefici e privilegi.
(g.c.)