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HPIM3092L’Aretusa supera il Licata dopo una partita rivelatasi più ostica del previsto. Un avvio scoppiettante della squadra di casa, che nel primo quarto si staccava immediatamente, acquisendo un vantaggio di 10 punti, facendo intravedere al numeroso pubblico presente, una serata di tranquillo basket, ma Licata, ovviamente, non ci stava ed anzi dimostrava perché all’andata ci avevano battuti di due punti. 21 a 22 il primo quarto, 38 a 37 nel secondo, 54 a 53 del terzo quarto, spiegano l’andamento della partita del tutto incerta. L’equilibrio si mantiene fino a metà dell’ultima frazione. Quando Licata comincia a perdere pezzi, a causa del micidiale turnover dei 5 falli, che limita il gioco di alcuni, in quanto autori di 4 falli fatti, non riuscendo più ad esprimere il basket aggressivo deii primi tre quarti di gioco. Nonostante rimasti in quattro in campo, causa l’infortunio di un giocatore, nel finale gli oro di Licata continuano a tenere il passo all’Aretusa, continuando a puntare sul micidiale cecchino, Savarese, che realizzava tutto e da qualsiasi posizione, ma la compagine Aretusea, prendeva il sopravvento e staccava il team avversario chiudendo la partita con il risultato di 81 a 76. Tutto si decide a 5 minuti dalla fine della partita, quando, a Licata vengono comminati due tecnici, uno al (n20) (proteste) e l’altro alla panchina (idem) che permettono a Simone Carpinteri di tirare 4 tiri liberi, tutti a segno, che fanno distanziare l’Aretusa di 4 punti. A quel punto, la bomba di Bonaiuto metteva il risultato a +7 e i successivi tiri liberi realizzati, sempre da Carpinteri, portavano i padroni di casa a +9.  Partita finita? Macché. Savarese legittima il secondo posto di realizzatore del girone, mettendo dentro una serie di bombe da tre impressionanti, riportando, complice un momento di deconcentrazione dell’Aretusa, il risultato sul 79 a 76 a 28 secondi dalla fine. I locali perdono palla in attacco, per un’infrazione di passi sanzionata ad Agosta, ma i Licatesi non realizzano il canestro da tre del potenziale pareggio, subendo il contropiede e il decisivo 81 a 76, che chiude la partita. L’aggressività di gioco imposta dal Marletta da i suoi frutti, più intercetti danno il senso ad una pressione sui giocatori avversari, mettendoli sempre in serie difficoltà, questo sommato alla supremazia sottocanestro dell’Agosta, all’esperienza del Bonaiuto, e alla splendida partita giocata da tutto il Team, con un Carbone in perfetto spolvero, completano il quadro di una bellissima serata di basket vissuta ieri sera al PalaAkradina.

(Tratto da siracusanews.it)