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17 Gennaio 2021 per la Sicilia è zona rossa, ma per Licata è una normale domenica mattina: assembramenti davanti ai bar, mascherine “portate a spasso” ma del quale non si fa il corretto utilizzo, distanziamento sociale e senso civico non pervenuti.
Della prima ondata in Sicilia è arrivato solo il lontano eco: avremmo potuto e dovuto sfruttare il vantaggio rispetto alle zone più colpite, invece, il non essere stati travolti nella prima ondata in maniera prorompente ha favorito il diffondersi dei vari “si tratta solo di un’influenza”, “il governo sta facendo le prove per una dittatura”, frasi che di per se non sarebbero pericolose se non fossero accompagnate da atteggiamenti che danneggiano l’intera comunità .
Il Covid-19 è tra noi ed ignorarne l’esistenza non elimina il problema ma lo amplifica facendo si che esso si diffonda ancora di più: i dati sono allarmanti e una città come Licata non può permettersi l’aumento dei contagi.
A mancare più dei controlli è il senso civico: i nostri atteggiamenti si ripercuotono sulla nostra economia, sui nostri commercianti, che sono coloro che del virus, ad oggi, stanno pagando il prezzo più alto con restrizioni e chiusure imposte che a nulla servono se noi cittadini, per primi, non assumiamo atteggiamenti responsabili che servano a contrastare l’avanzata del virus.
Ogni ulteriore contagio è una sconfitta per tutta la comunità, ogni cittadino che va in giro senza mascherina, senza rispettare le regole, sta costringendo i nostri commercianti ad abbassare la saracinesca, forse a tempo indeterminato, ogni ulteriore contagio ci allontana sempre di più da quella meta chiamata “normalità” che ormai tutti desideriamo.
Tornerà il tempo delle grigliate nelle case al mare, degli abbracci in famiglia e con gli amici: adesso è il tempo di rispettare le regole altrimenti “non andrà tutto bene”.

Simona Pisciotta