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Che vuol dire sono opinioni solo personali? Non lo sapeva Crocetta che lo scienziato Zichichi, assessore ai beni culturali, è nuclearista convinto? Ha detto il nuovo assessore di essere favorevole alle centrali nucleari in Sicilia. Anzi, di essere “felice” se la regione ne fosse riempita. L’era Crocetta inizia male: proprio domani si riunisce l’Ars per la prima volta e Zichichi non ha perso l’occasione per calamitare su di sé l’attenzione dell’opinione pubblica. Ha detto quello che pensa, si capisce. Lo ha detto alla trasmissione La Zanzara. Ma ha sottovalutato la portata politica delle sue parole. Le reazioni che avrebbero prodotto e che non sono mancate. Sia da parte degli ambientalisti che dei sostenitori di Crocetta. Come dello stesso Governatore, che ha preso subito le distanze. Lo scienziato Zichichi è senz’altro competente in materia di energie nucleari, ma le sue posizioni risultano oggi superate. Ha detto di volere in Sicilia delle centrali controllate da scienziati e che gli incidenti di Chernobhyl  e di Fukushima “si spiegano col fatto che la tecnologia nucleare è stata messa in mano a irresponsabili”. E tutto il resto, ammesso che quanto dice sul piano della sicurezza non sia scientificamente confutabile – l’insostenibilità economica oggi del nucleare, il problema dello smaltimento delle scorie, il fatto che le decisioni in materia spetterebbero comunque al governo nazionale, il referendum antinuclearista degli italiani, la decisione di molti governi di altri paesi di liberarsene gradualmente – tutto il resto, appunto, dove lo mettiamo? Quella dello scienziato è un’uscita che pone in difficoltà il nuovo governo ancor prima di incominciare. Se voleva creare impopolarità attorno a Crocetta, Zichichi c’è riuscito. Finora abbiamo sentito molti annunci, molte buone intenzioni politiche da parte del Governatore. Ci voleva Zichichi per fargli perdere buona parte del credito conquistato. Ma lo ha scelto lui, Crocetta, il suo assessore, ignaro della sentenza di Jean-Baptiste Coffinhal: “La Repubblica non ha bisogno di uomini di scienza”.

Gaetano Cellura