L’assessore comunale ai Beni Culturali, Paolo Licata, ha espresso soddisfazione per la brillante operazione congiunta di Polizia e Guardia di Finanza che, nella giornata di ieri, ha portato al rinvenimento dell’ ipogeo paleocristiano e di reperti vari di epoca ellenistica nell’area archeologica di Monte Sant’Angelo. “Sul fatto che la zona collinare che sovrasta la città sia ricca di reperti archeologici di varia natura ed epoca – è il commento dell’assessore Licata – non abbiamo mai avuto dubbi, grazie all’impegno ed agli interventi della Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Agrigento che, nel corso degli ultimi decenni, hanno permesso di riportare alla luce e valorizzare numerosissime testimonianze della ricca storia della nostra città. Ragion per cui, la scoperta di ieri costituisce un altro importante tassello per la valorizzazione e promozione storico – archeologico – turistica di Licata, un altro punto su cui impostare il rilancio economico. Il nostro augurio è che, ultimate le formalità di rito previste dalla legge sulla tutela dei beni monumentali ed archeologici, questo nuovo sito ed i reperti possano essere fruibili sia dagli studiosi che dalla collettività. Colgo l’occasione per ringraziare il vice questore, dottor Consoli, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza guidata dal luogotenente Savino Giuseppe Vizzini, nonché la Sovrintendenza, per la brillante operazione di ieri e per quanto, insieme all’Arma dei Carabinieri, hanno fatto in passato per la tutela del ricco patrimonio storico – archeologico – paesaggistico presente in tutto quanto il territorio comunale di Licata. Infine, mi auguro che sull’entusiasmo degli ultimi ritrovamenti, i competenti organi regionali possano accelerare i tempi la riapertura del museo civico della Badia”.